Aosta, morso da un ragno in ospedale: paziente muore dopo tre infezioni in pochi mesi

Aosta, morso da un ragno in ospedale: paziente muore dopo tre infezioni in pochi mesi
Mercoledì 22 Gennaio 2020, 13:31 - Ultimo agg. 14:57
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Daniele Ernesto Mantovanelli, torinese 63enne e presidente dell’Associazione disabili Valle d’Aosta, onlus che fondò nel 2016, è morto il 14 gennaio di insufficienza renale all’ospedale Parini. Era malato da tempo, e una serie di infezioni ha complicato la sua condizione. Ma i familiari sono sul piede di guerra e pretendono verità dai medici. Nel settembre del 2019  un ragno violino lo ha morso nel reparto di Nefrologia. E ora la famiglia pensa che questo abbia contribuito alla morte. 

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«La dottoressa ci aveva spiegato che non si trattava del primo caso in cui un paziente veniva punto da un’aracnide tra le stanze dell’ospedale» ha raccontato a La Stampa il figlio Christian. Mantovanelli venne comunque curato e dimesso, ma a fine ottobre è tornato al Parini per un’altra infezione: stafilococco. Eliminati i batteri, la situazione è precipitata ancora pochi giorni dopo con una terza infezione: stavolta stafilococco da epidermide, causa di un'infezione fatale al sangue. «Mio padre è morto nel giro di poche ore. La mattina avevo parlato con il fisioterapista e mi aveva detto che la visita era andata bene, che stava migliorando. Poi il pomeriggio ci ha lasciati. Siamo consapevoli del fatto che fosse un paziente a rischio, era dializzato da dieci anni, ma contrarre così tante infezioni in ospedale, fino alla morte, fa riflettere», ha concluso il figlio.

«Lotterò sempre per i nostri diritti, perché nessuno deve restare indietro», diceva Mantovanelli, ex paracadutista ma soprattutto uomo generoso e in prima linea nel mondo del volontariato. Era orgoglioso di spendere la sua vita ad aiutare i meno fortunati, ha raccontato la famiglia. Famiglia che anche per questo ha deciso di avviare una causa civile nei confronti dell'ospedale Parini di Aosta. L’avvocato Gino Arnone, che rappresenta la famiglia Mantovanelli, fa sapere che «Abbiamo già costituito un gruppo di lavoro con medici legali e specialisti in infettivologia per fare chiarezza».

Il direttore sanitario dell’ospedale, Pier Eugenio Nebiolo, consiglia cautela ed esprime vicinanza alla famiglia del defunto. «Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto. Purtroppo lo stato immunologico del paziente era già particolarmente compromesso. Certo comprendiamo il dolore dei famigliari e restiamo disponibili per fornire tutti i chiarimenti richiesti».

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