Coronavirus, paziente 1 parla: "Sono a Lodi?"

Migliorano le condizioni del manager 38enne, il primo a risultare positivo al coronavirus in Italia

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Lodi, 11 marzo 2020 - 'Paziente 1', il 38 enne di Codogno da lunedì scorso, giorno in cui è stato trasferito dalla terapia intensiva a quella sub intensiva del San Matteo di Pavia in quanto respira in modo autonomo, ha cominciato anche a parlare. Una delle prime cose che ha chiesto è se si trovasse all'ospedale di Lodi. Dunque le condizioni del manager dell'Unilever, il primo a risultare positivo al coronavirus in Italia, stanno migliorando. Sua moglie, incinta di 8 mesi, è tornata a casa da qualche giorno dopo essere stata ricoverata al Sacco ed è in attesa di partorire una bimba.

Il paziente 1, atleta e runner 38enne, si era presentato una prima volta all'ospedale di Codogno nel pomeriggio dello scorso 18 febbraio senza però avere i sintomi che avrebbero potuto portare ad identificarlo come caso 'sospetto'. Tant'è che dopo gli accertamenti e le terapie necessarie, nonostante la proposta di ricovero, decise di tornare a casa. Poche ore dopo la situazione precipitò al punto da richiedere, la mattina del 20 febbraio, l'intervento del rianimatore e un reparto di terapia intensiva. Dopo che la moglie informò i medici che il marito a fine gennaio era stato a cena con alcuni amici tra cui uno appena rientrato dalla Cina  si è proceduto con il tampone e la scoperta del primo caso in Lombardia e in seguito degli altri casi positivi.