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Tav, colpo di mano del M5S: "Mozione al Senato per bloccarla"

Nonostante le parole del presidente Conte ("La Tav si deve fare"), il Movimento 5 Stelle annuncia di avere depositato una mozione in Senato che impegna il Parlamento a bloccare la realizzazione dell'alta velocità tra Torino e Lione

Tav, colpo di mano del M5S: "Mozione al Senato per bloccarla"

Nel giorno della grande marcia no Tav di Chiomonte, il Movimento 5 Stelle ribadisce ancora una volta la sua contrarietà all'alta velocità tra Torino e Lione. Lo fa con un annuncio in grande stile pubblicato sul blog pentastellato. Si legge: "Ieri al Senato è stata depositata la mozione del Movimento 5 Stelle che impegna il Parlamento a bloccare la realizzazione del Tav Torino-Lione". Un progetto che i grillini definiscono "vecchio, inutile e dannoso". Per boicottarlo, i 5 Stelle fanno capire di essere disposti a tutto.

"La mozione - prosegue il post - afferma senza misure che occorre escludere la prosecuzione delle attività connesse alla realizzazione dell'opera". Inoltre, per i pentastellati, è necessario "avviare, in sede parlamentare, un percorso immediato per stabilire "due obiettivi: da un lato "la cessazione delle attività relative al progetto per la realizzazione e gestione della sezione transfrontaliera del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione". Dall'altro - spiegano ancora i 5 Stelle - "un diverso uso delle risorse, da destinare ad opere pubbliche alternative, maggiormente utili ed urgenti, sul territorio italiano".

Poi un paio di frecciate. La prima al premier Conte, che non è "riuscito a fermare l'opera nei colloqui con Francia e Ue" (proprio il premier, in settimana, aveva detto al Senato che la Tav "costa più non farla che realizzarla"). La seconda alla Lega e alle altre forze politiche presenti inn Parlamento, che dicendo "sì alla Tav" farebbero "un regalo a Macron".

Fedeli alla linea del ministro Toninelli - che si è rifiutato di firmare la lettera con cui Palazzo Chigi si impegna con Bruxelles a realizzare l'alta velocità con la Francia - i 5 Stelle non hanno alcuna intenzione di arrendersi.

"Chi vuole mettere la faccia e la firma su un'infrastruttura del tutto inutile, fuori dalla storia e negativa sul piano finanziario e ambientale, deve farlo dentro il Parlamento, l'organo sovrano eletto dai cittadini".

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