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"Propaganda filorussa". Alla Prima della Scala la protesta degli ucraini

La comunità ucraina contro la prima alla Scala, Giorgia Meloni presente a Milano: "Non mescolare dimensioni che sono diverse"

"Propaganda filorussa". Alla Prima della Scala la protesta degli ucraini

Come da tradizione, il 7 dicembre il teatro alla Scala apre la stagione con la Prima, un evento mondano simbolo di Milano. Nel giorno di Sant'Ambrogio, lo storico teatro milanese diventa fulcro della politica, della cultura e del glamour del capoluogo meneghino e, come accade a ogni evento di questa portata, non manca chi cerca di sfruttare le luci dei riflettori per portare avanti le sue cause, condivisibili o meno. Questa mattina, già alle 8, alcuni attivisti dell'ambientalismo estremo hanno lanciato vernice colorata contro i muri del teatro. Il risultato sono tre poliziotti in ospedale, uno solo con escoriazioni, gli altri due con prognosi di 10 e 7 giorni.

Nel pomeriggio, poco prima dell'inizio dello spettacolo, le proteste si sono replicate. Tra studenti e sindacati, con centri sociali infiltrati, si sono presentati al teatro alla Scala anche una trentina di manifestanti della comunità ucraina di Milano. I manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro la messa in scena per la prima dell'opera russa Boris Godunov. "La mobilitazione è stata organizzata in seguito alla petizione lanciata a ottobre nella quale si chiede che la Scala non favorisca la propaganda di Putin, la musica russa sia suonata solo dopo la fine della guerra", hanno detto i manifestanti.

La comunità ucraina ha spiegato di non essere contro "la cultura, ma contro la propaganda russa, che strumentalizza la propria cultura per promuovere la narrazione antidemocratica e ultranazionalista del 'Russkij mir', il mondo Russo, in occidente". Secondo quanto riferiscono gli ucraini, "Ildar Abdrazakov, il cantante a cui è assegnato il ruolo di Boris Godunov, si è esibito a Mosca il 3 settembre scorso ricevendo complimenti direttamente da Putin. Ha inoltre partecipato a diversi concerti in Russia durante il cosiddetto 'Abdrazakov Fest' conclusosi il 19 ottobre ad Ufa".

La comunità ucraina accusa Ildar Abdrazakov di essere chiaramente pro-putiniano, che non ha mai condannato la guerra della Russia contro l'Ucraina. Anzi, continua a far parte delle "forze speciali culturali russe" che promuovono l'ideologia del rashismo, l'ideologia alla base dell'espansione militare russa, si esibirà alla Scala di Milano. Tutto questo, spiegano gli ucraini, mentre "in Ucraina, sotto i missili russi, ogni giorno muoiono civili innocenti. Finora si contano 441 bambini morti per mano dei russi che condividono questa ideologia".

Intervistata sulla polemica, Giorgia Meloni ha dichiarato: "La mia posizione sull'invasione dell'Ucraina è chiara e netta ma noi non ce l'abbiamo con il popolo russo, i due piani vanno tenuti separati. Penso che la cultura sia un'altra cosa e penso che non bisogna fare l'errore di mescolare dimensioni che sono diverse. Noi non ce l'abbiamo col popolo russo, con la storia russa, noi ce l'abbiamo con scelte di chi, politicamente, ha deciso di invadere una nazione sovrana.

È una cosa diversa, secondo me è giusto mantenere le due dimensioni".

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