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Ue, ok definitivo al copyright. Ma l'Italia vota contro

Il Consiglio Ue approva la direttiva che riforma le regole sul diritto d’autore. L’Italia vota contro con altri cinque Paesi

Ue, ok definitivo al copyright. Ma l'Italia vota contro

Gli Stati membri dell'Unione europea hanno dato il via libera definitivo alla direttiva sul copyright che era stata approvata alla fine di marzo dal Parlamento europeo. Il Consiglio Ue ha approvato la direttiva senza discussione. Italia, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Finlandia e Svezia hanno votato contro, mentre Belgio, Estonia e Slovenia si sono astenuti.

"Sono molto contenta del fatto che abbiamo raggiunto un testo bilanciato, creando diverse opportunità per i settori creativi europei, che prospereranno e rifletteranno meglio la nostra diversità culturale e altri valori comuni europei, ma anche per gli utenti, la cui libertà di espressione su internet risulterà consolidata", ha commentato Valer Daniel Breaz, ministro della Cultura della Romania, nazione che sta esercitando la presidenza di turno del Consiglio. La direttiva adatta la legge europea del 2001 alle nuove realtà dell'era digitale introducendo l'obbligo per le grandi piattaforme come Google e Facebook di mettersi d'accordo (anche economicamente) con editori, giornalisti, fotografi e videomaker per la distribuzione di contenuti. Chi produce contenuti editoriali potrà, quindi, decidere di non acconsentire la pubblicazione sulle piattaforme digitali nemmeno a fronte di un compenso economico. Oltre a introdurre la cosiddetta link tax (articolo 11), la normativa obbliga i colossi del web a vigilare sui contenuti coperti da copyrigth che, sulla base dell'articolo 13, non potranno essere diffusi senza consenso. Dagli obblighi di legge vengono, tuttavia, esclusi gli organismi senza scopi di lucro (come Wikipedia), le start up e le piccole imprese.

"Con l'accordo di oggi, creiamo regole per il diritto d'autore adeguate all'era digitale", commenta il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, spiegando che "l'Europa avrà ora regole chiare che garantiscono una giusta remunerazione ai creatori, diritti forti per gli utenti e la responsabilità per le piattaforme". "Quando si tratta di completare il mercato unico digitale europeo - continua - la riforma del copyright è il pezzo mancante del puzzle". Le nuove regole saranno firmate mercoledì prossimo all'Europarlamento di Straburgo. In seguito alla firma e alla pubblicazione della direttiva nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, gli Stati membri avranno 24 mesi per trasporre le nuove regole nella legislazione nazionale. Oggi il governo italiano ha già espresso il proprio voto contrario scatenando l'ira delle opposizioni. "L'Europa difende l'industria culturale e creativa mentre l'Italia ha votato contro.

Perché?", ha chiesto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani.

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