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"Va demolita". La svolta di Uvalde dopo la strage a scuola

La Robb Elementary School di Uvalde, dove il 24 maggio scorso un giovane ha ucciso due insegnanti e 19 alunni, verrà demolita. Nel frattempo il Senato ha approvato il disegno di legge sul controllo delle armi

"Va demolita". La svolta di Uvalde dopo la strage a scuola

"Non si può chiedere a un bambino o a un insegnante di tornare in quella scuola". È per questo motivo che Don McLaughlin, sindaco di Uvalde, ha annunciato che verrà raso al suolo la Robb Elementary School dove, il 24 maggio, è avvenuta la tragedia che ha sconvolto l'intera comunità.

La stessa decisione era stata presa dopo il massacro alla Sandy Hook Elementary School avvenuto il 14 dicembre 2012 a Newtown. Un ragazzo, Adam Lanza, di 20 anni, aprì il fuoco all'interno della scuola elementare, causando la morte di 27 persone, 20 delle quali bambini di età compresa tra i 6 e i 7 anni e suicidandosi prima dell'arrivo della polizia. Anche in quel caso era avanzata la proposta di abbattere la scuola per non rievocare momenti drammatici.

L'annuncio del primo cittadino e le reazioni

Non è stato ancora indicato il giorno preciso in cui avverranno i lavori di demolizione, ma secondo McLaughlin si tratterà del prima possibile. La scuola in cui sono morti 19 bambini e due insegnanti, rappresenta per tanti un trauma, sia per chi era presente che per tutti quelli che hanno assistito agli avvenimenti dopo la sparatoria. Per questo motivo non è ammissibile costringere piccoli e grandi a tornare facendo finta che non sia successo niente.

Anche Joe Biden, dopo essersi recato personalmente nel luogo della strage, aveva manifestato la volontà di far qualcosa per eliminare gli orribili ricordi che evocava l'istituto.

L'annuncio, però, non è stato accolto come si pensava. Da tempo i cittadini lamentano la lentezza delle reazioni alla strage dello Stato e della polizia. Il direttore del dipartimento di pubblica sicurezza del Texas, Steven McCraw, ha definito "un fallimento indegno" la risposta delle forze dell'ordine alla sparatoria sottolineando che avevano le forze necessarie per intervenire e fermare il killer dopo pochi minuti.

Le indagini, infatti, hanno fatto emergere una perdita di tempo motivata dal fatto che non si trovasse una chiave per aprire la porta della classe in cui si era barricato il killer. "Chiave che non serviva".

Contro le armi

Nel frattempo qualcosa si sta muovendo per limitare l'utilizzo e la compravendita delle armi. Nella notte il Senato ha approvato la proposta di legge per fare qualcosa a riguardo. Ritenute oggetti troppo facilmente reperibili negli Stati Uniti, è stato accolto con successo un cambiamento. 64 sono stati i voti a favore e solo 34 contrari per approvare con un primo voto procedurale la proposta di legge di democratici e repubblicani per una stretta sulle armi.

Il cambiamento interesserà l'intero Paese e coinvolgerà tutti i settori. È infatti previsto un rafforzamento dei controlli sugli acquirenti di armi al di sotto dei 21 anni. Saranno istituiti fondi per la salute mentale e la sicurezza delle scuole. Verranno incentivati gli Stati che adotteranno specifiche leggi per togliere le armi alle persone ritenute pericolose.

E in fine si andrà verso una stretta anche per i partner coinvolti in abusi domestici.

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