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"Un atto d'amore". Capitano Ultimo dopo 31 anni scopre il volto e si candida con De Luca

Noto per l’arresto di Totò Riina, Sergio De Caprio è candidato alle elezioni europee con la lista "Libertà" del sindaco di Taormina

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“Dopo 31 anni scopro il volto”: con queste parole Capitano Ultimo ha scoperto il suo volto. Noto per l’arresto di Totò Riina, il carabiniere ha mostrato il suo viso nel corso dell’evento organizzato da Cateno De Luca al Teatro Quirino di Roma per la campagna elettorale delle elezioni europee. Il generale è tra i volti di spicco della lista del sindaco di Taormina e ha motivato così il suo gesto:“Scopro il volto per le elezioni come atto d’amore. Così feci il mio lavoro da carabiniere, così affronterò questa campagna”.

A volto coperto per motivi di sicurezza dal gennaio del 1993, Capitano Ultimo ha rinunciato al suo passamontagna “perché a viso aperto voglio continuare a servire il popolo italiano con lo stesso coraggio, con la stessa umiltà, con lo stesso amore che ho avuto da carabiniere della gente”. Il 63enne ha spiegato di aver accettato di scendere in campo al fianco di Cateno De Luca per “costruire un’Europa delle città, un’Europa degli ecosistemi, un’Europa delle comunità energetiche rinnovabili”: “Lo faremo insieme e per me non esiste cosa più grande”.

Negli ultimi anni sono emersi diversi progetti per la sua uccisione. Nel 1993, durante una riunione di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano parlò di un piano per catturare il capitano con l’obiettivo di tenerlo prigioniero e ucciderlo. Un vero e proprio “chiodo fisso” quello di Provenzano, confermato nel maggio del 1997 dal pentito Giuseppe Guglielmini per via del killer Giovannello Greco. Ricordiamo che De Caprio è senza scorta dal 2020.

Non è la prima esperienza politica di Capitano Ultimo. Nel 2020 l’allora presidente della Regione Calabria Jole Santelli lo nominò assessore regionale alla Tutela dell’Ambiente, incarico mantenuto dopo la morte della politica azzurra fino alle successive elezioni regionali. Nel 2018 si parlò molto di una sua possibile candidatura – poi sfumata – con Fratelli d’Italia, partito che lo indicò già candidato di bandiera per il Quirinale nel 2013.

Ora l'obiettivo Parlamento europeo.

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