Coronavirus

Covid, reazioni avverse ai vaccini: ecco il rapporto

Registrato meno di un caso su mille . Il rapporto dell'Aifa: lo 0,098% su quasi 136 milioni di dosi

Covid, reazioni avverse ai vaccini: ecco il rapporto

A rassicurare gli scettici dei vaccini anti-Covid ci ha pensato l'Aifa con l'Undicesimo Rapporto sulla Sorveglianza: sono state meno di una su mille le reazioni avverse segnalate dopo la somministrazione di Pfizer, Moderna e degli altri vaccini contro Sars-CoV-2 come scritto sull'ultimo Report. Le reazioni segnalate sono state infatti 134.361 su un totale di quasi 136 milioni (135.849.988) di dosi somministrate in Italia, pari allo 0,098%. Non si arriva, come si vede, nemmeno all'1%: un margine di sicurezza incredibile per la più grande campagna vaccinale della storia che ha riguardato ogni nazione di ogni continente da un anno e una manciata di mesi a questa parte.

Segnalazioni e dosi somministrate

Sul report si legge che il tasso di segnalazione è stato di 99 casi ogni 100mila dosi di "sospetta reazione avversa" registrati nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2022 per i cinque vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso. Le segnalazioni, di cui l'82,1% riferite a eventi non gravi, hanno riguardato per lo più dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza e dolori muscolari: gli stessi sintomi di tutti i vaccini della storia precedenti al Covid. Non solo, ma i tassi di segnalazione relativi alla seconda dose sono risultati inferiori a quelli relativi alla prima e ancora più bassi per la terza dose. La popolazione esposta alla quarta dose è ancora limitata per poter avere numeri attendibili.

Reazioni vaccino per vaccino

Le segnalazioni gravi, invece, corrispondono al 17,8% del totale, con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100mila dosi somministrate. Come riportato nei precedenti rapporti, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento, la reazione si è verificata nella maggior parte dei casi (72% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore. Comirnaty (Pfizer) è il vaccino attualmente più utilizzato nella campagna vaccinale italiana (65,2%), seguito da Spikevax, ossia Moderna, con il 24,7% delle somministrazioni. Al terzo posto c'è Vaxzevria (AstraZeneca, 9,0%), poi Janssen (J&J,1,1%) e Nuvaxovid (Novavax,0,02%), quest'ultimo in uso dal 28 febbraio 2022. La distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella evidenziata nei precedenti Rapporti: Pfizer per il 66,5%, AstraZeneca per il 17,7%, Moderna al 14,5%, Janssen 1,3% e Novavax allo 0,03%.

Reazioni avverse 5-11 anni

Nella fascia di età 5-11 anni, al 26 marzo scorso risultano 439 le segnalazioni di sospetta reazione avversa al vaccino anti-Covid nei bimbi, pari a circa lo 0,3% delle segnalazioni totali registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza. In questa fascia, dove è stato autorizzato soltanto il vaccino della Pfizer, il tasso di segnalazione di sospetti eventi avversi è di circa 21 casi ogni 100mila dosi contro il dato generale di 99 casi/100mila.

Le reazioni avverse più frequentemente segnalate nei piccoli sono stati dolore in sede di iniezione, cefalea, febbre e stanchezza: la quasi totalità di queste segnalazioni è attribuita alla prima dose.

Commenti