Cronache

La praticante si sposa, l'avvocato le regala un "buono" per la separazione

A Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, il singolare dono, una provocazione per sottolineare la tendenza all'aumento dei divorzi

La praticante si sposa, l'avvocato le regala un "buono" per la separazione

Spesso, per non commettere errori e per ricevere l’apprezzamento degli sposi, gli invitati al matrimonio scelgono di regalare il tradizionale viaggio a Caraibi o il classico televisore a schermo gigante. A Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, invece, c’è chi non bada all’etichetta; il dono a una coppia che si è unita in matrimonio è risultato davvero singolare. Ha suscitato clamore l’omaggio di un avvocato specializzato in diritto di famiglia a una sua praticante: un buono per una separazione consensuale gratuita o giudiziale della durata di tre anni. La provocazione è della professionista Carmen Posillipo, del Foro sammaritano, che ha voluto scherzare con la sua praticante, nel frattempo diventata avvocato dopo aver superato l’esame, sulla tendenza all'aumento delle separazioni nei primi tre anni di matrimonio.

"Se questo matrimonio supererà i tre anni – dice al Corriere del Mezzogiorno la professionista – convertirò il buono in denaro. L'ho fatto, un po' per esorcizzare, un po' per gioco e anche per scaramanzia, perché il costo della fine di un matrimonio manda in rovina ogni famiglia, quindi prima di usare questo buono pensateci bene". Un gioco che è stato preso bene dalla coppia di novelli sposi, per nulla offesa dal regalo dell’avvocato. “A Carmen piace esorcizzare – dichiara la sposa – ma considerando quante ne ho viste passare allo studio e, soprattutto, quanto mi è costato il matrimonio, mi auguro che duri almeno dieci anni. Comunque, credo di avere scelto bene”.

Anche il novello marito ha ironizzato sul particolare dono ricevuto, preoccupandosi del fatto che il buono di separazione fosse valido anche per lui. I divorzi, in ogni caso, come sottolineato dall’avvocato Posillipo sono in aumento in Italia. L’ultimo rapporto Istat fornisce alcuni dati interessanti in proposito. Nel 2018 gli uomini divorziati erano poco più di 681mila e le donne poco più di 990mila. Rispetto al 2011 sono aumentati (erano circa 524mila gli uomini e 839mila le donne) e ancora più netto è l’aumento se guardiamo ai dati del 1991. Allora i divorziati erano poco più di 150mila e le divorziate circa 225mila. Nel giro di 27 anni il loro numero è insomma più che quadruplicato.

Importante l’impatto del divorzio breve, introdotto in Italia con la legge 55/2015, a partire dal 26 maggio di quell’anno. La legge, in sintesi, permette di divorziare dopo sei mesi di separazione (che deve essere pronunciata dal giudice) se questa è consensuale, e dopo un anno se non è consensuale. In precedenza invece erano necessari tre anni di separazione. Nel 2015, scrive l’Istat nel suo report su "Matrimoni, separazioni e divorzi", "l’introduzione del divorzio breve fa registrare un consistente aumento del numero degli scioglimenti dei matrimoni, che ammontano a 82.469 (+57% sul 2014). Più contenuto è l’aumento delle separazioni, pari a 91.

706 (+2,7% rispetto al 2014)".

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