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Tesla perde 200 miliardi di dollari: la batosta per Musk

La stima dell'emorragia nei conti di Tesla è stata effettuata dall'agenzia Bloomberg

Tesla perde 200 miliardi di dollari: la batosta per Musk

Elon Musk avrebbe perso 200 miliardi di dollari: questo, per lo meno, risulterebbe sulla base dell'ennesima stima sui conti del ceo di Tesla effettuata da Bloomberg, agenzia di stampa con sede a New York. Se così fosse, l'imprenditore sudafricano sarebbe il primo al mondo a incassare un'emorragia di tale portata.

I conti di Bloomberg

Per il Bloomberg Billionaires Index, branca che si occupa di redigere una classifica quotidiana delle 500 persone più ricche del mondo in base al loro patrimonio netto, Musk potrebbe quindi contare su un valore patrimoniale di "soli" 137 miliardi di dollari. Una situazione che sarebbe la conseguenza diretta del recente crollo del valore della azioni di Tesla: solo nella giornata di martedì, ad esempio, si è registrata una perdita dell'11%. Una discesa costante, secondo Bloomberg, dal momento in cui il patrimonio di Elon Musk aveva raggiunto il suo picco il 4 novembre 2021 (340 miliardi di dollari).

I motivi dell'emorragia

Tesla non era parsa in particolare sofferenza nella prima metà del 2022: le consegne si erano incrementate, infatti, del 45%, producendo profitti superiori ai 9 miliardi di dollari. L'obiettivo a lungo termine era originariamente quello di aumentare le consegne del 50% all'anno. Ma quali potrebbero essere i motivi alla base di questo improvviso arresto? Secondo Bloomberg, a parte il contesto macroeconomico, sarebbero determinanti sia i costi decisamente proibitivi delle vetture elettriche che la crescita della concorrenza in questo settore specifico del mercato. A produrre auto di lusso sono anche, ad esempio, Lamborghini, Mercedes-Benz, Bmw, Audi, Porsche, Polestar, Lucid e Rivian.

Ciò nonostante, tuttavia, Tesla mantiene la sua netta supremazia nel mercato statunitense: l'azienda può vantare il 65% della quota totale nei prime nove mesi del 2022. Rispetto al 79% registrato nel 2020 c'è una decisa flessione. S&P Global stima che nel 2025, se il trend dovesse proseguire in modo lineare, suddetta cifra potrebbe scendere fino a meno del 20%.

Le parole del Ceo

Lo scorso mercoledì Elon Musk aveva voluto tranquillizzare i propri dipendenti con un messaggio rassicurante, in cui invitava tutti a"non preoccuparsi troppo della follia del mercato azionario".

"Le azioni del gruppo", aveva voluto ricordare l'imprenditore per dare un peso alle proprie parole, "sono aumentate di oltre il 700% nel 2020 e del 50% nel 2021".

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