Ha postato tra le sue stories di Instagram con una foto della presidente del Consiglio a testa in giù, ritrovandosi al centro di una bufera e facendo poi un passo indietro. Protagonista è Luca Dell’Atti, il presidente dei museo civico di Ostuni, in provincia di Brindisi. A sollevare il caso per lo scatto di Giorgia Meloni ‘rovesciato’ è stato il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, chiedendone la rimozione dall’incarico.

“Un gesto vergognoso di una gravità inaudita”, ha attaccato Caroli ritenendo “necessario” che il sindaco di Ostuni Angelo Pomes e l’amministrazione “provvedano immediatamente a revocare l’incarico conferito da poco a chi ha pubblicato” la foto. “Chi decide di ricoprire un ruolo – attacca Caroli – lo deve fare in maniera equilibrata, serena e nel rispetto delle istituzioni”. La vicenda “rappresenta un danno all’immagine della nostra città e al percorso virtuoso avviato”, risponde il sindaco prendendo le distanze dal gesto di Dell’Atti e riservandosi di “assumere ogni e qualsiasi decisione per tutelare l’istituzione e tutto il lavoro portato avanti in questi mesi dall’amministrazione comunale”.

Di fronte alle rimostranze di Fratelli d’Italia e anche di membri del governo, come il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, Dell’Atti si è scusato parlando di un’immagine “di pessimo gusto che ho, improvvidamente, postato”. La decisione di postare l’immagine, ha detto ancora, è stata presa “nell’impeto di una critica (poco attenta nelle modalità) sulle posizioni assunte dalla presidente del Consiglio con riferimento alla giornata del ricordo”, prosegue. “Per i miei valori e la mia sensibilità, non potrei mai concepire neppure di augurarmi la morte a qualcuno”, ha concluso scusandosi anche con “l’istituzione museo e con il Comune di Ostuni”.

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