Attualità

Coronavirus, morto il regista Chang Kai e tutta la sua famiglia: si sono contagiati a vicenda mentre erano chiusi in casa in quarantena

L’unico superstite della famiglia è il figlio di Chang Kai, che vive a Londra. A lui, dal suo letto di dolore, il regista ha indirizzato un messaggio quando ha capito che la fine era prossima: "Addio a quelli che amo e a quelli che mi hanno amato!"

di F. Q.

Si sono contagiati l’uno con l’altro con il coronavirus mentre erano chiusi in casa a Wuhan, epicentro dell’epidemia, in un auto-isolamento imposto dalle autorità dal momento che gli ospedali della città, ormai stracolmi, non avevano più letti liberi. Nel giro di poche settimane sono tutti morti, uno dopo l’altro, uccisi dalla polmonite. E’ la sorte atroce toccata al regista Chang Kai, a suo padre, a sua madre e a sua sorella. Adesso si teme anche per la moglie del cineasta cinese, in condizioni critiche. E’ una delle tante storie drammatiche che arriva dalla Cina ai tempi del virus. L’unico superstite della famiglia è il figlio di Chang Kai, che vive a Londra. A lui, dal suo letto di dolore, il regista ha indirizzato un messaggio quando ha capito che la fine era prossima: “Addio a quelli che amo e a quelli che mi hanno amato!”

Il primo a mostrare i sintomi del Covid-19 è stato il padre di Chang a metà gennaio. Dopo vari tentativi – tutti falliti – di farlo ricoverare in un ospedale Wuhan, il regista, come previsto dalle norme emesse dalle autorità locali nell’emergenza, si è preso in carico il malato sottoponendolo ad una quarantena domestica che poi si è rivelata fatale per tutta la famiglia. Dopo il padre è morta la madre e poi, il 14 febbraio lui e qualche ora dopo la sorella.

L’iniziale politica della quarantena casalinga adottata dalle autorità dell’Hubei, poi cambiata per necessità da Pechino con l’allestimento di centri pubblici per la quarantena, potrebbe aver causato gruppi di contagiati in seno alle famiglie e nelle comunità consentendo alla malattia di progredire e diffondersi in assenza di trattamenti, ha osservato Chen Bo, professore all’Università di Scienza e Tecnologia di Huazhong a Wuhan, citato dal quotidiano locale Caixin. La vicenda di Chang, 55 anni, è stata ricordata da un necrologio della Hubei Film Studios, società per cui lavorava e che lo aveva reso noto in città.

Coronavirus, morto il regista Chang Kai e tutta la sua famiglia: si sono contagiati a vicenda mentre erano chiusi in casa in quarantena
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione