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Politica

Ilva, parla l'ad Morselli e gli operai se ne vanno. Solo fischi per lei

Ciro De Luca / Reuters
Ciro De Luca / Reuters 

Gli operai dello stabilimento Arcelor Mittal di Genova ne hanno parlato a lungo, appena saputo che l’amministratore delegato Lucia Morselli sarebbe arrivata a Genova per partecipare alla 41^ commemorazione della morte di Guido Rossa, l’operaio e sindacalista dell’allora Italsider ucciso dalle Brigate Rosse, che si è tenuta in un capannone dello stabilimento genovese. Sul piatto della discussione c’era la ‘forma’ della contestazione, considerata la difficile trattativa tra Governo e Arcelor Mittal dalla quale tra l’altro i sindacati sono esclusi. Alla fine le tute blu hanno deciso: “niente fischi, ma appena l’ad parla usciamo”. Così, mentre qualcuno ha aggiunto col pennarello una bella croce sul simbolo dell’azienda franco-indiana di cui sono dotati i caschetti gialli e blu, altri srotolavano striscioni da attaccare, come quello dell’iconico ‘Pacta sunt servanda’, con riferimento all’accordo di programma firmato nell’ormai lontano 2005 che prevedeva il mantenimento dei livelli occupazionali che ha fatto da picchetto d’onore vicino al palco dove istituzioni e sindacati hanno voluto ricordare il sindacalista operaio.


Poi, appena Lucia Morselli ha preso la parola, un buon 90% degli operai - molti con la felpa della Fiom e i loro caschi in testa - hanno girato le spalle e se ne sono usciti dal capannone. “Questi qua vogliono tagliare teste, vogliono metterci per strada. Dobbiamo stare pure a sentire quello che dicono?” hanno detto i lavoratori uscendo dal capannone. “Tutti fuori, tutti fuori” è stata la parola d’ordine. E in molti se ne sono andati, qualcuno borbottando, qualcun altro sibilando “Vergogna, vergogna” oppure “Vogliamo lavoro”. Così, durante il non lungo intervento dell’amministratore delegato non è volata una mosca, a parte qualche borbottio a mezza voce. Nemmeno quando Morselli afferma “le aziende devono piacerci sempre” si è sentito dire qualcosa. Poi però alla fine, mentre l’ad stava concludendo facendo riferimento proprio a Guido Rossa, c’è stato chi ha sbottato urlando: “Ma studiatevi la storia”. Come fosse un segnale di via libera, è partita una tutto sommato breve bordata di fischi, ma ormai Morselli aveva finito.

“L’avete sentito Landini - fa un’altro operaio mentre tutti sciamano via - C’è democrazia se c’è lavoro. E se il lavoro ce lo tolgono?”, facendo riferimento agli esuberi. A quel punto, uno degli operai ha tirato fuori dalla tasca una striscia di tessuto sul quale, con l’anilina rossa, aveva scritto: ’4700 esuberi. Vergogna’. E l’ha tenuto steso tra le braccia alzate, in silenzio, fino a quando nel capannone non c’era più nessuno.

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