L'aspartame è cancerogeno? L'attesa per la decisione dell'OMS

Le indiscrezioni

L'aspartame è cancerogeno? L'attesa per la decisione dell'OMS e le possibili conseguenze

I risultati della nuova relazione dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro saranno diffusi tra pochi giorni

Redazione

L'aspartame è il sostituto dello zucchero tra i più diffusi al mondo, un dolcificante artificiale commercializzato negli Stati Uniti dagli anni '80 e approvato anche a livello europeo qualche anno più tardi, nel 1994. Alla base di quel via libera c'era stata un'approfondita relazione della JECFA, il comitato di esperti congiunto della FAO e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sugli additivi alimentari, ma tutto potrebbe cambiare nei prossimi giorni, quando verranno diffusi i risultati di una nuova relazione condotta dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) di Lione, parte dell’Organizzazione mondiale della sanità. 

Aspartame cancerogeno? La decisione il 14 luglio 2023

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A lanciare l'indiscrezione in queste ore è stata l'agenzia Reuters, secondo la quale il famoso e diffuso aspartame potrebbe essere classificato come possibile cancerogeno per l'uomo. Da parte dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro non sono ancora arrivate conferme né smentite, ma la data in cui tutto potrebbe cambiare è fissata per il 14 luglio prossimo, giorno in cui la monografia Iarc dedicata all'aspartame e la valutazione dell'agenzia saranno pubblicate sulla rivista Lancet Oncology

Che Cos'è l'aspartame

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Prima di capire cosa potrebbe succedere dopo il 14 luglio, dobbiamo fare un passo indietro e capire cos'è l'aspartame, cosa è stato deciso negli anni '80 e come tale sostanza sia diventata di uso comune nel corso degli ultimi decenni. L'aspartame, conosciuto anche come E951, è un dolcificante artificiale composto da due aminoacidi, l'acido aspartico e la fenilalanina, naturalmente presenti in molti alimenti proteici e ben metabolizzati nel corpo umano. 

L'aspartame è cancerogeno? L'attesa per la decisione dell'OMS

Questi due aminoacidi vengono combinati chimicamente con una reazione che prevede l'eliminazione di una molecola di acqua (H2O) e che permette alle due molecole di legarsi. La sua scoperta, arrivata per caso, risale al 1965 quando il chimico James M. Schlatter, impegnato nel processo di generazione di una sostanza composta da quattro aminoacidi con l'obiettivo di creare un farmaco contro l'ulcera, si rese conto del suo altissimo potere dolcificante

Il percorso verso la diffusione dell'aspartame

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Stessa quantità di calorie del saccarosio, quello che comunemente chiamiamo zucchero, ma un potere dolcificante di circa 200 volte maggiore. Tanto è bastato, fin dalla sua scoperta, per tentare di imporlo come una valida alternativa allo zucchero a fronte della minore quantità sufficiente per ottenere lo stesso risultato dolcificante in cibi e bevande. Quel percorso è iniziato nel 1975 negli Stati Uniti, quando una task force della FDA, l'Agenzia governativa per gli alimenti e i medicinali, iniziò un percorso di valutazione di tutti gli studi esistenti sull'aspartame. 

L'aspartame è cancerogeno? L'attesa per la decisione dell'OMS

Nel 1983 la FDA approvò l'uso dell'aspartame come alternativa allo zucchero nelle bevande gassate, estendendolo poi nel 1993 anche ai cibi confezionati. Il mondo si adeguò gradualmente agli studi, alle conclusioni e alle decisione degli Stati Uniti sull'aspartame ritenendolo un ingrediente sicuro per la salute umana con una dose massima di 50 milligrammi al giorno per chilo di peso corporeo, l'equivalente di 75 pacchetti monodose di aspartame al giorno. 

Cosa è cambiato o rischia di cambiare?

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A oltre 40 anni da quelle decisioni che hanno cambiato per sempre il modo di dolcificare bevande e cibi, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha deciso di fare una nuova valutazione per capire se c'è una correlazione tra l'aspartame e lo sviluppo di tumori. Il gruppo di lavoro si è riunito per una settimana dal 6 al 13 giugno scorsi e in questi giorni è in corso la riunione di un altro gruppo di lavoro dell'OMS e della FAO con l'obietto di stabilire quale sia la dose sicura della sostanza per il corpo umano. 

La classificazione IARC

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Il risultato dei nuovi studi potrebbe portare alla classificazione dell'aspartame come possibile cancerogeno per l'uomo, inserito quindi nel Gruppo 2B dei livelli di classificazione dello Iarc insieme ai campi elettromagnetici a radiofrequenza associati all’uso dei telefoni cellulari, il biossido di titanio e l’estratto di aloe vera. Nel gruppo 2B sono finite negli anni tutte quelle sostanze definite come possibili cancerogene in assenza di studi non sufficientemente convincenti. 

Le sostanze, i prodotti e gli agenti considerati cancerogeni per l’uomo, quelli inclusi nel Gruppo 1, sono ad oggi 126 e includono, tra gli altri, la carne lavorata e l'amianto, ma anche l'alcol e il benzene. Il secondo livello di classificazione, il Gruppo 2A, include invece sostanze e situazioni che possano provocare il cancro negli esseri umani, i "probabili cancerogeni" come il consumo di carne rossa e il lavoro notturno. Oltre al Gruppo 2B, quello in cui potrebbe finire l'aspartame se le indiscrezioni di Reuters si rivelassero fondate, c'è anche il Gruppo 3, quello che include sostanze e situazioni per le quali non esistono prove sufficienti di cancerogenicità per l'uomo.

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