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Cosa sono i track limits in Formula 1 e perché nel GP Austria la situazione è sfuggita di mano

Cosa è successo al termine del GP d’Austria della Formula 1 2023: cosa sono i track limits, quando sono sanzionati con una penalità, perché le sanzioni sono arrivate cinque ore dopo la fine della gara e perché hanno stravolto la classifica finale della corsa del Red Bull Ring.
A cura di Michele Mazzeo
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Continuano le polemiche riguardo le decisioni prese dai Commissari FIA diverse ore dopo la fine della gara del Gran Premio d'Austria della Formula 1 2023 che hanno rivoluzionato il verdetto della pista stravolgendo la classifica finale. Dopo il ricorso dell'Aston Martin infatti gli Steward della Federazione di stanza al Red Bull Ring hanno rivisto circa 1.200 replay di episodi avvenuti in gara comminando una serie di ulteriori penalità al pilota della Ferrari Carlos Sainz (che è scivolato così dal 4° al 6° posto nell'ordine d'arrivo), al sette volte campione del mondo Lewis Hamilton (che ha perso la settima piazza in favore del compagno di squadra George Russell), e agli alfieri dell'Alpine (con Esteban Ocon che ha ricevuto addirittura 30 secondi di penalità), della Williams e dell'AlphaTauri.

Infrazioni che riguardano il superamento dei track limits per cui già tanti piloti erano stati puniti nel corso della gara (Pierre Gasly, Alex Albon, Logan Sargeant, Kevin Magnussen, Carlos Sainz e Lewis Hamilton). I track limits sono infatti i limiti della pista che vengono delimitati da una linea bianca nelle zone del tracciato in cui dopo il cordolo non c'è un "rallentatore" naturale che sia esso un cosiddetto "cordolo a salsiccia", un muro, una barriera, la ghiaia o l'erba.

Le penalità comminate dai Commissari FIA dopo la fine del GP d'Austria della Formula 1 2023 per superamenti dei track limits non rilevati nel corso della gara
Le penalità comminate dai Commissari FIA dopo la fine del GP d'Austria della Formula 1 2023 per superamenti dei track limits non rilevati nel corso della gara

In queste situazioni i piloti potrebbero trarre vantaggio da un'uscita di pista e pertanto, se superano con tutte e quattro le ruote la linea bianca, vengono ritenuti responsabili di un'irregolarità. E nelle curve 9 e 10 del tracciato di Spielberg che ha ospitato il GP d'Austria è molto facile che ciò si verifichi essendoci il cemento oltre il cordolo con la FIA che nella gara 2023 alla fine si è ritrovata ad evidenziare ben 83 irregolarità di questo genere. Non tutte però portano direttamente ad una penalità.

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Il regolamento attualmente vigente in Formula 1 prevede infatti che le prime tre infrazioni commesse dallo stesso pilota non gli costino alcuna sanzione ma soltanto un avvertimento, alla quarta però scatta una penalità di 5 secondi e alla quinta una penalità di 10 secondi (a quel punto il conteggio si azzera e si viene puniti nuovamente alla nona e alla decima infrazione rispettivamente con altri 5 e 10 secondi di penalità).

Ovviamente viene anche da chiedersi come vengono colte le infrazioni, chi si occupa del conteggio e come vengono irrogate le eventuali penalità per il superamento dei track limits. A vigilare sul rispetto dei limiti della pista da parte dei piloti è la Race Control della FIA che ogni volta che una monoposto oltrepassa la linea bianca con tutte e quattro le ruote viene avvertita dai sensori posti in quel punto del tracciato. A quel punto l'infrazione viene annotata e comunicata ai Commissari FIA che tengono il conteggio per ogni singolo pilota. Quando questo raggiunge le tre infrazioni, quest'ultimi gli mostrano una bandiera bianco e nera (di fatto un ultimo avvertimento) e, nel caso si ritrovasse poi a superare i track limits nuovamente, gli comminano le penalità così come previste dal regolamento.

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Trattandosi di un sistema automatizzato tutto questo processo avviene velocemente e pertanto le comunicazioni delle eventuali penalità che un pilota deve scontare arrivano pochi minuti dopo che l'infrazione è stata commessa. Alla luce di ciò viene da chiedersi perché nel GP d'Austria della Formula 1 2023 invece c'è voluto un ricorso da parte dell'Aston Martin e oltre cinque ore per decretare tutte le penalità per il superamento dei track limits e avere l'ordine d'arrivo definitivo della gara del Red Bull Ring?

La risposta a questa domanda arriva direttamente dai Commissari FIA che motivando l'accoglimento del reclamo presentato dall'Aston Martin al termine della corsa sul circuito di Spielberg hanno rivelato che "una serie di violazioni dei limiti della pista non erano state precedentemente deferite ai Commissari Sportivi affinché si valutasse una potenziale sanzione". Di fatto dunque dietro il caos avvenuto dopo il GP d'Austria della F1 2023 sembra esserci un errore di comunicazione tra la Race Control e il Panel degli Steward, cioè tra coloro che rilevano e annotano l'infrazione e coloro che invece sono deputati a valutare se questa debba essere sanzionata ed eventualmente stabilire l'entità della penalità da comminare al pilota o alla squadra.

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