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Sergio Castellitto sarà il nuovo presidente del Centro sperimentale di cinematografia

La nomina di Castellitto, designato dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, arriva dopo le polemiche – definite “pretestuose” – sulla nomina diretta dei vertici del centro affidata al Governo, che portarono l’ex presidente Donzelli alle dimissioni.
A cura di Simone Matteis
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Sergio Castellitto - Fonte: Getty Images
Sergio Castellitto – Fonte: Getty Images

Sergio Castellitto è stato indicato come nuovo presidente del Centro sperimentale di cinematografia. Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha individuato nell'attore e regista romano il profilo più idoneo a dirigere lo storico Centro di via Tuscolana: ad affiancarlo nel Consiglio di Amministrazione ci saranno Pupi Avati, Giancarlo Giannini, Cristiana Massaro, scelti direttamente da Sangiuliano, oltre a Andrea Minuz, Santino Vincenzo Mannino e Mauro Carlo Ciampotti.

“La designazione di un Cda di così alto profilo guidato da una personalità di assoluta qualità umana e professionale come Sergio Castellitto e composto da nomi prestigiosissimi, ci fa capire quanto le polemiche dei mesi scorsi fossero pretestuose. Volevamo elevare la qualità e lo abbiamo fatto”, il commento del Ministro della Cultura. La comunicazione dei nominativi è stata trasmessa alle Commissioni Cultura di Camera e Senato, che entro 20 giorni dovranno  esprimere il proprio parere ed, eventualmente, confermare le scelte.

Le polemiche per la nuova direzione del Centro

Castellitto prende il posto di Marta Donzelli, dimissionaria dopo l'approvazione dell'emendamento presentato dalla Lega sulla designazione diretta dei vertici del Centro da parte del Governo, rientrante nell'ambito del cosiddetto "decreto Giubileo".

Già a fine agosto un'indiscrezione di Dagospia aveva cominciato ad alimentare le prime voci sull'indicazione di Castellitto come nuovo presidente del Centro: l'attore si disse affascinato dall'idea, ma sottolineò con fermezza le motivazioni che avrebbero portato a indicare proprio lui come successore di Donzelli: "L'unica cosa che mi sento di dire è che io non sono un uomo di appartenenza, ma di competenza", distaccandosi da presunte ragioni politiche alla base della scelta.

La storia del Centro sperimentale di cinematografia

Due i settori principali della Fondazione Csc: la Scuola nazionale di cinema, impegnata da ottant’anni nella formazione di eccellenza, e la Cineteca nazionale, uno dei più antichi e importanti archivi cinematografici del mondo. Completano il quadro altri poli di attività culturali, tra cui la Biblioteca "Luigi Chiarini" e un comparto editoriale.

Il Centro ha la sua sede storica a Roma, al civico 1520 di via Tuscolana. Nel tempo, però, si è espansa fino ad aprire cinque sedi regionali, ciascuna dedicata a un determinato ambito: in Abruzzo si tiene il corso di reportage audiovisivo, in Lombardia il corso di pubblicità e cinema d’impresa, in Piemonte il corso di animazione, in Sicilia il corso di documentario e infine in Veneto il corso in immersive arts.

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