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A Lucca il centrodestra si è rifiutato di intitolare una strada a Sandro Pertini

Nessuna strada intitolata all’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini a Lucca, perché la giunta di centrodestra ha “altre priorità”, o anche – come avrebbe detto un consigliere secondo l’opposizione – perché “una strada a uno che è partigiano non si può proprio dedicare”. La segretaria del Pd Elly Schlein che ha definito la scelta “sconcertante”.
A cura di Luca Pons
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credits: Quirinale.it
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Il Comune di Lucca non avrà una strada intitolata alla memoria dell'ex presidente della Repubblica Sandro Pertini. La giunta guidata dal centrodestra, infatti, ha bocciato la mozione presentata dall'opposizione in una seduta terminata con 17 voti a favore e 21 contro. Il caso ha suscitato scalpore non solo nella politica cittadina ma anche in quella nazionale: Pertini, che fu presidente dal 1978 al 1985, era stato partigiano, ed è spesso ricordato come uno dei capi di Stato più amati dagli italiani. Tra i momenti storici del suo mandato c'è anche la vittoria del mondiale di calcio del 1982, dove Pertini fu spettatore della finale e celebrò con i calciatori.

La mozione, però, è stata bocciata ufficialmente perché la giunta ha "altre priorità". Come spiegato durante le dichiarazioni di voto da Forza Italia: "L'amministrazione ha fissato una road map che contiene priorità differenti. Quanto viene chiesto poteva essere fatto dai proponenti durante il periodo in cui hanno governato la città, nella precedente amministrazione. Non vediamo il motivo per cui oggi debbano chiederlo a noi". Il capogruppo di Fratelli d'Italia Lido Fava ha poi spiegato al sito luccaindiretta che le altre priorità sono "intitolare strade o piazze a cittadini illustri lucchesi che si sono distinti per il loro ingegno".

Fava nel corso della seduta ha anche gridato "A noi", noto motto fascista, dicendo poi che era un urlo "ironico". Il centrosinistra di Lucca ha commentato con una nota: "Le urla dell'assessore di Casapound Fabio Barsanti [in passato leader di Casapound, ndr]. gli sghignazzi dell'altra assessora del gruppo Mia Pisano, le grida del motto fascista ‘A noi!' del capogruppo di FdI Lido Fava" hanno segnato "una delle pagine più tristi e nere" del Consiglio comunale, hanno scritto i consiglieri. Anche perché "fuori dall'emiciclo" sarebbe arrivata un'altra spiegazione, secondo quanto riportato dall'opposizione: i consiglieri di maggioranza avrebbero detto "no, a Lucca una strada ad uno che è stato partigiano non la si può proprio dedicare".

La risposta del sindaco dopo le polemiche: "Pertini strumentalizzato"

Andrea Tardini, sindaco di Lucca, ha risposto ad Adnkronos con un chiarimento: "La maggioranza ha solo detto che non era quella la sede per intervenire sulla toponomastica della città". Nella scorsa consiliatura, "dove molti che oggi fanno opposizione erano al governo della città, il Consiglio bocciò pure i nomi di Falcone e Borsellino per una piazza, proprio per le stesse motivazioni, poi chiaramente fu intitolata ai due giudici quella piazza, seguendo l'iter previsto".

Secondo il sindaco, quindi, la figura di Pertini sarebbe stata "strumentalizzata ai fini di un attacco politico". L'amministrazione di centrodestra finora ha creato una commissione per la toponomastica, e a lei spetta discutere del nome delle strade: "Ha sul tavolo i nomi di una quarantina di lucchesi illustri, come l'artista Antonio Possenti, poi se arriverà anche il nome di Pertini non ci vedo alcun ostacolo ad intitolargli una strada".

Tardini ha anche detto di non aver "sentito nessuno dire ‘A noi', come leggo sui giornali. Di sicuro sono volate offese personali anche nei miei confronti. Certo se fosse vero quanto scritto sulla stampa allora sono il primo a dire che certe provocazioni sono da evitare".

Insorge il Pd, l'Anpi: "Deriva fascistoide"

Sul caso ha commentato anche la segretaria del Pd, Elly Schlein: "Si stenta a capire quali siano i valori che guidano le destre in questo Paese". Simona Bonafè, deputata dem, ha annunciato che presenterà un'interrogazione al ministro dell'Interno: "Quello che è successo è inaccettabile. Sandro Pertini ha saputo tenere unito il Paese durante gli anni terribili del terrorismo".

Il presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo ha dichiarato: "Dopo via Giorgio Almirante a Grosseto, la maggioranza del Consiglio comunale di Lucca – in un vergognoso spettacolo di schiamazzi e ‘A noi!'". L'associazione partigiana ha parlato di "un'intollerabile offesa all'immagine della massima carica della Stato, oltre che alla Resistenza", e di una "deriva anticostituzionale e fascistoide".

Anche il Pd toscano si è mobilitato, con il segretario Emiliano Fossi: "È una vergogna, Sandro Pertini è stato uno dei presidenti della Repubblica più amati della storia, antifascista e partigiano, dagli ideali e dallo spessore politico impareggiabili. La memoria è antifascismo e si esercita anche intitolando strade e piazze a donne e uomini che hanno combattuto per la libertà di cui godiamo oggi".

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