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Censis 2023, la nuova classifica delle università: ecco gli atenei della Campania

La classifica dell’Istituto Censis 2023-24 delle migliori università italiane per la Campania. Ultima la Federico II. L’Università di Salerno sale di 5 posizioni.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La Federico II ancora ultima nella classifica dell’Istituto Censis 2023-24 delle migliori università italiane. L’ateneo federiciano, purtroppo, si conferma anche quest’anno fanalino di coda, con 76,2 punti nella classifica dei mega atenei statali (oltre 40mila iscritti) guidata invece dall’Università di Bologna, prima con un punteggio complessivo di 89,7 punti, seguita dall’Università di Padova e dalla Sapienza di Roma, rispettivamente in seconda e terza posizione con i punteggi di 87,5 e 85,7.

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I grandi atenei della Campania

Migliora nella classifica nazionale Censis, invece, l’Università di Salerno, al sesto posto con 87,0 punti, che recupera cinque posizioni (+19 punti per l’indicatore Borse e altri servizi in favore degli studenti). Nello stesso cluster, l’Ateneo si posiziona, inoltre, al 3° posto sull’indicatore “Strutture” (mense e alloggi per gli studenti) e al 3° posto sull’indicatore "Comunicazione e Servizi digitali offerti alla comunità universitaria". Guadagna tre posizioni l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, con 82,3 punti (+15 punti per l’indicatore Borse e altri servizi in favore degli studenti).

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I medi atenei in regione

Nella classifica dei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti), guidata dall’Università di Trento, che con il punteggio di 96,2, l’Università di Napoli Parthenope è 11esima, ex aequo con l’Università dell’Insubria a 83,2 punti. La Parthenope migliora la sua posizione scalando di 5 posti (+13 punti per l’indicatore Borse e altri servizi in favore degli studenti e +11 punti per l’indicatore Internazionalizzazione). Terzultima l’Università di Napoli L’Orientale (79,2), che sale di una posizione rispetto allo scorso anno, seguita dall’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro (79,3) e dal’Università dell’Aquila (79,0).

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I piccoli atenei della Campania

Nella classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti), che vede al primo posto l’Università di Camerino, con un punteggio complessivo pari a 101,7, l’Università del Sannio è quinta con 84,0 punti, avendo salito tre posizioni (+24 punti per l’indicatore Borse e altri servizi in favore degli studenti).

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Le Università non statali

La classifica dei medi atenei non statali (da 5.000 a 10.000 iscritti) vede l’Università Suor Orsola Benincasa a 72,0 punti, preceduta dalla Luiss, prima, con 91,4 punti, seguita dallo Iulm (81,2) e  Lumsa (79,2).

Come è fatta la classifica

La Classifica Censis delle Università italiane è composta complessivamente di 70 graduatorie, a partire da una batteria di 948 variabili considerate, viene elaborata da oltre vent’anni con l’intento di accompagnare i giovani diplomati nelle loro scelte universitarie.

Il Rapporto Censis prende in esame 6 indicatori di valutazione per monitorare cosa offre ciascun Ateneo annualmente in termini di: Borse e altri servizi agli studenti; Strutture disponibili; Servizi erogati; Attività di Internazionalizzazione; Comunicazione e servizi digitali;  Occupabilità dei laureati.

Gli Atenei statali esaminati, 59 in totale in questa edizione, sono stati suddivisi in cinque gruppi (piccoli, medi, grandi, mega e politecnici) sulla base del parametro dimensionale (numero di iscritti), desunto dall’elaborazione condotta dall’Ufficio di statistica del MUR su dati ANS-Anagrafe Nazionale degli Studenti.

I dati sulle nuove immatricolazioni

Per quanto riguarda le nuove immatricolazioni, sono gli atenei del Centro Italia ad avere riportato la più intensa variazione positiva, con un +9,3% di immatricolazioni, seguiti da quelli con sede nelle regioni del Nord-Ovest (+1,6%). Diversamente, quelli del Nord-Est (-2,0%), in particolare, e quelli con sede nel Sud e nelle isole (-0,2%) hanno registrato una contrazione degli immatricolati.

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