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Si fingevano innamorate per estorcere denaro agli anziani: valium e ricatti per costringerli a pagare

Sono 16 le persone arrestate nell’ambito dell’operazione Transilvania con l’accusa di aver raggirato e truffato numerosi anziani portando loro via migliaia di euro. La banda aveva sede nel Reggino ma gli arresti sono avvenuti anche tra Olanda, Germania e Romania.
A cura di Chiara Ammendola
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Prendevano di mira perlopiù anziani soli ai quali sottraevano, raggirandoli, ingenti somme di denaro, per questo motivo 16 persone sono state arrestate questa mattina all'alba con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla circonvenzione di persone incapaci, estorsione, ricettazione e riciclaggio dei proventi illeciti. Una banda internazionale che aveva sede nel Reggino ma che operava tra Olanda, Germania e Romania sgominata dai carabinieri del reparto operativo del Comando provinciale di Reggio Calabria e dall'Europol che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, su richiesta della Procura di Locri, nei confronti di 16 persone. Per dieci è stato disposto il carcere mentre 6 sono stati posti ai
domiciliari.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il vertice dell'organizzazione si trova in Romania con basi operative in Calabria e, in particolare, nei territori di Reggio e dei Comuni di Bianco, Melito di Porto Salvo, Siderno, Rosarno, Bovalino. Le vittime erano anziani tra i 70 e i 90 anni che venivano indotti o costretti, con raggiri o minacce, a consegnare delle cospicue somme di denaro a delle giovani donne che, per convincerli a dare loro i soldi, si fingevano innamorate. In alcuni casi le minacce si trasformavano in vere e proprie estorsioni se la vittima, accortasi del raggiro, decideva di non elargire nuove somme, per poi essere ricattata dietro l'intimidazione di rivelare la relazione clandestina ai familiari o all'eventuale coniuge nel caso in cui fossero cessati i versamenti.

L'operazione, denominata "Transilvania", è nata nel 2018 dopo la denuncia sporta da un anziano originario di un paese della Locride che aveva raccontato ai carabinieri di essere stato circuito da una giovane donna di nazionalità romena che, fingendosi innamorata di lui, lo aveva indotto, nell'arco di un anno, a consegnarle, attraverso dazioni dirette di danaro contante e versamenti tramite "Money Transfer" all'estero, circa 20mila euro. In un altro caso nel dicembre 2018 i carabinieri della stazione di San Luca hanno sottoposto a fermo due donne, successivamente condannate e tutt'ora ristrette in carcere. Avevano rapinato l'abitazione di un settantasettenne precedentemente circuito, non prima di avergli somministrato una dose quasi letale di valium, causando all'uomo, nei giorni successivi all'evento, ben due infarti.

Secondo gli investigatori, i proventi illeciti raccolti dagli indagati sarebbero circa un milione di euro, di cui 179mila euro sarebbero stati tracciati, mediante il trasferimento in Romania. Una volta estorto il denaro agli anziani, infatti, gli indagati lo inviavano attraverso "Money transfer". Una lunga e complessa indagine, costruita grazie ad accertamenti di natura finanziaria, intercettazioni telefoniche, videoriprese, audizione delle persone offese e testimonianze, che ha portato agli arresti di questa mattina.

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