159 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ragazza sequestrata e picchiata in un palazzo abbandonato a Verona: liberata dalla polizia

A Verona gli agenti di polizia sono riusciti a liberare una giovane donna che era stata sequestrata e picchiata dall’uomo con cui viveva in uno stabile abbandonato. A dare l’allarme è stata la sorella della vittima che si è messa in contatto con le forze dell’ordine. Il presunto aguzzino, un ragazzo poco più che ventenne, è stato arrestato e ora si trova in carcere.
A cura di Eleonora Panseri
159 CONDIVISIONI
Immagine

A Verona gli agenti di polizia sono riusciti a liberare una giovane donna che era stata sequestrata e picchiata dall'uomo, un ventenne di origini marocchine, con cui viveva in uno stabile abbandonato. Il ragazzo è stato arrestato e ora è si trova in carcere.

Secondo quanto è stato ricostruito dal quotidiano veneto L'Arena, la ragazza sarebbe stata trattenuta contro la sua volontà in una sorta di tugurio nei pressi della stazione ferroviaria ed è stata ritrovata in stato di shock con segni di violenza sul volto e sul corpo.

Il ritrovamento della ragazza

A dare l'allarme sarebbe stata la sorella della vittima, contattando la Questura di Cremona, che ha poi attivato i colleghi di Verona. Gli agenti della squadra mobile, tracciando la posizione del telefonino della giovane, sono riusciti a individuato il luogo dove si trovava, in un immobile in circonvallazione Oriani occupato da senza fissa dimora, sgomberato dalle forze dell’ordine nei mesi scorsi. Poi sono riusciti a entrare in casa forzando il lucchetto che bloccava l’ingresso.

La ragazza è stata trovata intrappolata in una sorta di tugurio, in evidente stato di shock, con segni di violenza sul volto e sul corpo. Abbracciava un gattino, dal quale non si è voluta separare. Portata poi in ospedale per accertamenti e dopo un colloquio con gli agenti ha sporto denuncia per maltrattamenti e lesioni aggravate.

L'arresto del presunto aguzzino

L’arresto è stato possibile grazie alle recenti disposizioni normative che per i reati di maltrattamenti hanno previsto l’istituto dell’arresto in flagranza differita che consente, a fronte di inequivocabili prove documentali e fotografiche, di procedere all’arresto nelle 48 ore successive al fatto.

Il presunto aguzzino, un giovane poco più che ventenne, è stato subito portato nel carcere di Montorio in attesa dell’udienza di convalida. Dopo aver convalidato l’arresto, il giudice ha disposto nei confronti del giovane la custodia cautelare in carcere.

159 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views