Roig, non solo Nadal: chi è il nuovo coach di Berrettini

Il catalano, per 17 anni nello staff della stella spagnola, curerà la preparazione e poi volerà con lui in Australia
Lorenzo Ercoli
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Francisco Roig è il nuovo allenatore di Matteo Berrettini. Il coach catalano, noto per aver fatto parte del team di Rafael Nadal dal 2005 al 2022, seguirà il romano nella preparazione invernale e lo accompagnerà in Australia dove, prima dell’Australian Open, giocherà le qualificazioni dell’ATP 250 di Brisbane. I due hanno iniziato a lavorare a Montecarlo, racconta “Il Tennis Italiano”, e si stanno iniziando a conoscere. Conclusa la collaborazione con Vincenzo Santopadre, rapporto durato 13 anni, Berrettini ha scelto un profilo internazionale. Nelle ultime settimane sembrava plausibile l’inizio di un percorso con lo svedese Thomas Enqvist, ma dopo i primi contatti il matrimonio tra l’azzurro e l’ex numero 4 del mondo non si è celebrato. 

Roig, l'esperienza in Spagna

Non solo Nadal, da allenatore Roig infatti aveva seguito in precedenza gli spagnoli Albert Costa, Alberto Berasategui e Feliciano Lopez. Nel 2023 aveva invece intrapreso un’avventura inedita al fianco della campionessa Slam Sloane Stephens ma, nonostante i due si conoscessero dai tempi dell’attività juniores dell’americana, la collaborazione è presto sfumata. Matteo e Francisco sono entrambi desiderosi di riscatto in un’annata che il finalista di Wimbledon 2021 inizierà da numero 92 del mondo. Le gioie condivise da tifoso con il gruppo che ha conquistato la Coppa Davis hanno dato nuovi stimoli al tennista capitolino: «Vorrei provare in campo le emozioni che ho sentito fuori dal campo a Bologna e Malaga. Sgolarmi in panchina mi ha fatto bene, ma voglio tornare ad esultare da giocatore. Non vedo l’ora di tornare». Sull’importanza di Matteo, anche in ottica di Nazionale, non ha dubbi il capitano Filippo Volandri: «Averlo al seguito della squadra è stato un plus e con lui in campo saremo più forti». A queste parole si è accodato Nicola Pietrangeli: «L’Italia in Coppa Davis? Con il ritorno di Berrettini non ce n’è più per nessuno. Abbiamo una squadra che partirà come quella da battere». 

Berrettini, oltre la fragilità

Lavoro e motivazioni giocheranno un ruolo fondamentale in questa nuova avventura ed è qui che Berrettini può provare ad incidere. La terza componente è quella dell’integrità fisica, un flagello incontrollato che annualmente si abbatte sul destino del fragile azzurro. L’ultima apparizione è datata 31 agosto. In quell’occasione, scivolando sulla caviglia destra, Matteo si è procurato la rottura parziale del legamento ed è stato costretto al ritiro nel match di secondo turno degli US Open contro il francese Rinderknech. Precedentemente il 2023 era già stato costellato di problemi fisici: il polpaccio destro ad Acapulco e due infortuni agli addominali. Raramente il romano aveva faticato nell’immediato rientro da uno stop, cosa invece accaduta per la prima volta. Dopo mesi difficili si era però rilanciato con un’inaspettata cavalcata fino agli ottavi di Wimbledon, torneo che fino all’ultimo aveva preso in considerazione di non giocare. Il nuovo rientro sembrava possibile prima del 2024, ma la data era poi slittata fino all’annuncio che ha messo fine a un’annata nefasta. Poco dopo la comunicazione della separazione da coach Vincenzo Santopadre, che ha aperto ad ulteriori interrogativi sul futuro. Ad aprile Matteo compirà 28 anni, il suo curriculum parla chiaro: già adesso è uno degli italiani migliori di sempre e non ha nulla da dimostrare. I tifosi però lo attendono con grande entusiasmo, sognando traguardi importanti, proprio come lui, che è fermamente intenzionato a tornare a essere protagonista su palcoscenici prestigiosi e, perché no, a conquistare un’altra Davis, questa volta mettendo il proprio nome nell’albo d’oro.


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