Us Open, virus misterioso tra i tennisti: i sintomi e cosa succede

di Marco Calabresi

Da Jabeur a Thiem, da Kvitova a Hurkacz, in tanti colpiti da nausea, raffreddore, mal di testa, tosse: il timore è che si tratti della nuova variante del Covid Pirola

Us Open, virus misterioso tra i tennisti: i sintomi e cosa succede

Lo chiamano «US Open bug», ma nessuno riesce a capire di cosa si tratti. Un misterioso malessere ha colpito diversi giocatori e giocatrici a Flushing Meadows e i sintomi sono gli stessi: dalla nausea al mal di testa, dalla tosse al raffreddore. L’incubo che costrinse gli organizzatori a disputare — come del resto in tutto il mondo — il torneo a porte chiuse nel 2020 sembra lontano, sebbene John McEnroe abbia dovuto rinunciare al suo ruolo da commentatore perché positivo al Covid, ma il timore che la nuova variante Pirola possa aver varcato i cancelli di Corona Park c’è.

La tunisina Ons Jabeur, eliminata nei quarti di finale nel tabellone femminile, ha ammesso dopo la partita vinta contro Linda Noskova di sentirsi «uno zombie». La numero uno Iga Swiatek, anch’essa eliminata (a sorpresa dalla lettone Ostapenko, poi battuta nei quarti da Coco Gauff), ha auspicato «l’utilizzo di mascherine da parte dei giocatori che non si sentono bene. Non so se sia qualcosa legato al Covid — ha proseguito —, ma di solito in eventi sportivi come questo le cose possono diffondersi in fretta».

Altri casi di «US Open bug»: il finlandese Emil Ruusuvuori non è sceso in campo nel suo match di primo turno a causa di un malessere di cui non sono stati forniti i dettagli. Dominic Thiem, invece, non ha concluso il match contro l’americano Ben Shelton (arrivato poi alla semifinale contro Novak Djokovic) dopo aver accusato un problema di stomaco. «Mi sento uno schifo». Non sono stati risparmiati neanche la ceca Petra Kvitova, l’americano Tennys Sandgren (eliminato nelle qualificazioni ma influenzato al suo ritorno a casa) e il polacco Hubert Hurkacz, mentre Caroline Wozniacki — tornata a giocare uno Slam dopo tre anni — ha però confessato di non aver avvertito situazioni anomale: «Io mi sento piuttosto bene e di solito comunque sto lontano dalle persone che sembra che stiano meno bene, ma non ho visto molta gente nello spogliatoio che non si sentisse bene. Speriamo che tutte le persone rimangano in salute».

Misure di contrasto a un’eventuale — e non confermata — diffusione di qualsiasi virus a Flushing Meadows non ne vengono adottate, né vengono richiesti test Covid a giocatori e spettatori. Ma lo «US Open bug» vaga per New York, e si spera resti alla larga dai protagonisti delle giornate decisive, quelle che assegnano il titolo. Djokovic e Shelton sono già in semifinale, oggi Medvedev-Rublev e Alcaraz-Zverev, in quello che sarebbe dovuto essere il quarto di Jannik Sinner.

6 settembre 2023 (modifica il 7 settembre 2023 | 14:43)