Roger Federer in lacrime al concerto di Bocelli: cosa è successo

di Andrea Sereni

All’Hallenstadion di Zurigo l’ex tennista chiamato sul palco dal tenore, che gli dedica «Gloria a te». E Roger scoppia a piangere

Roger Federer in lacrime al concerto di Bocelli: cosa è successo

Lasciar andare le emozioni, senza timore di mostrarsi fragile. Lo ha imparato a fare col tempo. La prima volta forse nel 2009, dopo una finale (persa) contro Nadal agli Australian Open. Sul campo di Melbourne, dopo una partita spettacolare, Roger Federer crollò. Si mostrò al pubblico in tutta la sua debolezza, cercò un abbraccio virtuale con gli spettatori della Rod Laver Arena, lo ottenne da Rafa. In quel momento si è creata una connessione con i tifosi, una magia unica (come pochi mesi fa a Wimbledon), lui non ha più smesso di svelarsi. Lo ha fatto anche ieri, durante un concerto di Andrea Bocelli: chiamato sul palco, ascoltando «Gloria a te» è scoppiato a piangere. Lì, a nudo, davanti a tutti.

Hallenstadion di Zurigo, Svizzera, tutto esaurito per Bocelli. Fine concerto, il tenore prende la parola: «Stasera c’è qui con noi una leggenda vivente, Roger Federer», annuncia al pubblico. Il re di Wimbledon saluta timido, sorride. «Per me è un onore dedicare l’ultima canzone di questo concerto a lui, per le emozioni che ha dato a tutti noi. Mi piacerebbe averlo sul palco con me», aggiunge Bocelli. Federer sale sul palco, imbarazzato ma padrone della situazione, abbraccia il cantante. Che parte con «Gloria a te». L’ex tennista cede sul finale. Prova a trattenersi, non ci riesce. Non è solo commozione, piange.

Chissà cosa si è scatenato in lui. Chissà quali corde gli ha toccato. Non nasconde le lacrime Roger, non lo fa mai. Djokovic gli ha appena scippato un record, l’ennesimo, alle Atp Finals. Lo aveva già superato nel numero di Slam e Master 1000 vinti. Anche Nadal ne ha vinti più di lui. Però c’è qualcosa che va oltre i titoli, che supera il metodo aritmetico per misurare la grandezza di un atleta: l’ìmpronta che lascia nello sport. Quella di Federer, anche grazie alla verità delle sue emozioni, non è inferiore a nessuno. Ora lo può certificare anche Bocelli.


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21 novembre 2023 (modifica il 21 novembre 2023 | 19:28)