F1, Gp Australia, le prove libere 2: Leclerc leader davanti a Verstappen

di Daniele Sparisci

A Melbourne la Ferrari si prende la prima e la terza posizione con Carlos Sainz, al rientro dopo l’operazione. La Red Bull non trova gli assetti, disastro Hamilton

F1, Gp Australia, le prove libere 2: Leclerc leader davanti a Verstappen

La Ferrari di Charles Leclerc (Ap)

Sveglia Ferrari, in Australia Leclerc chiude il venerdì di libere in testa. Ed è una prova di forza che fa ben sperare. Perché in ogni condizione il monegasco si è trovato sempre a suo agio sia sul giro secco che sul ritmo gara. Verstappen secondo a quasi quattro decimi, per niente contento di questo inizio australiano.

La Ferrari è partita molto meglio della Red Bull, come testimonia anche il terzo tempo di Sainz . Max ha commesso più di qualche errore, nella prima sessione aveva danneggiato il fondo su un cordolo in uscita da una curva e questo ha ritardato le operazioni nella seconda. Manca quell’equilibrio che ha consentito all’olandese di dominare i primi due appuntamenti del Mondiale, in Bahrain e Arabia. Perez è lontano a 8 decimi dalla vetta, ma già in altre occasioni la Red Bull, dopo un avvio in sordina, è riuscita a sistemare le cose per le sessioni che contano.

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Il ritorno di Sainz

Due anni fa a Melbourne Leclerc stravinceva con la «Bestia», la F1-75: sembrava l’inizio di una meravigliosa cavalcata Mondiale, poi Verstappen aveva spento i sogni. Dunque meglio restare con i piedi per terra, godersi questa brillante partenza australiana: la pole è alla portata e Charles in questo momento è il favorito, ma il bottino grosso è la gara.

Charles non vince dal luglio del 2022, Sainz ce l’ha fatta a tornare al volante, e alla grande, a meno di due settimane dall’operazione di appendicite che lo aveva costretto a saltare il Gp di Gedda in cui aveva guidato Bearman. Dopo un primo turno un po’ più timoroso, nel secondo Carlos è salito di livello e parecchio anche se non può essere in piena forma e avrà sofferto non poco la pressione delle cinture.

L’Albert Park è una pista semi-cittadina dalle condizioni particolari: è molto sporca all’inizio e migliora man mano che le macchine girano. Dunque l’evoluzione è grande fra una sessione e l’altra, per le qualifiche (sabato, ore 6 del mattino) ci sarà ancora parecchio margine. Ma il quadro sembra abbastanza chiaro.

Ferrari seconda forza, Mercedes in crisi

Dietro alla Ferrari non c’è un’altra antagonista della Red Bull: la Mercedes naviga nel buio, i tecnici non capiscono come mai certe soluzioni portate in pista diano risultati diversi anche di un secondo rispetto a quelli del simulatore. Mancano le correlazioni, e quindi anche le certezze: proseguono i tentativi di tornare a precedenti soluzioni per quanto riguarda il carico aerodinamico. La squadra di Wolff è in fase di ricostruzione, il direttore tecnico James Allison ha voluto Simone Resta , ex capoprogettista delle Ferrari di Vettel. Arriverà insieme a Enrico Sampò, ex responsabile del simulatore, per tentare di dare una svolta. Senza Hamilton (ancora nervoso via radio e addirittura terz’ultimo) e con forti dubbi su chi guiderà accanto a Russell, perché il colpo Verstappen sta diventando sempre più complicato: «Resto in Red Bull fino al 2028 — ha detto Max — ma è importante che restino tutte le figure chiave».

McLaren a fasi alterne

La McLaren si accende a fasi alterne, Norris era stato il più veloce nelle Fp1 condizionate dall’interruzione per l’incidente di Albon (ha saltato le Fp2 a causa di un danno al telaio non riparabile per tempo), poi nelle seconde libere non si è ripetuto pur mostrando buoni segnali sulla simulazione del passo gara. Bene Aston Martin con Stroll quarto davanti ad Alonso, ma la prestazione delle Frecceverdi va valutata in qualifica dove il gap alla fine è sempre distante quando si sale di motore.

La farsa Williams

Incredibile la decisione della Williams di appiedare Logan Sargeant per far guidare Alex Albon che era andato a sbattere nelle libere 1 danneggiando in maniera irreparabile il telaio. Non avendo uno chassis di riserva (possibile in questa F1 moderna?), il team principal James Vowles ha deciso di non far correre l’americano per dare spazio al thailandese


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22 marzo 2024 (modifica il 22 marzo 2024 | 12:54)