13 maggio 2019 - 22:53

Inter-Chievo 2-0: Politano e Perisic riprendono il terzo posto, Icardi a secco e fischiato

Contro i veneti già retrocessi la squadra, svogliata, fatica ma si rimette davanti all’Atalanta e vede la Champions. Icardi parte titolare, ma non ingrana

di Alessandro Bocci

Inter-Chievo 2-0: Politano e Perisic riprendono il terzo posto, Icardi a secco e fischiato
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Matteo Politano è il grimaldello con cui l’Inter scardina la porta del Chievo, si riappropria del terzo posto, mette una seria ipoteca sulla agognata Champions. Ora ai nerazzurri saranno sufficienti tre punti, domenica sera a Napoli o magari nell’ultimo appuntamento casalingo con l’Empoli. Ma è una vittoria senza gloria. Il 2-0, maturato grazie a Perisic quattro minuti prima del novantesimo, non cambia il giudizio sulla partita degli spallettiani, che riescono a mettere sotto i ragazzini veronesi soltanto nell’ultimo quarto d’ora quando restano in dieci per l’espulsione di Rigoni.

L’Inter è lenta, svogliata, senza anima. Icardi, che non segna a San Siro da cinque mesi, spreca l’unica occasione della sua modesta partita e viene riempito dai fischi nel momento in cui viene sostituito da Lautaro Martinez. Male anche Nainggolan, che trotterella abulico in mezzo al campo. Peggio della squadra nerazzurra fanno i suoi tifosi, quelli della Curva Nord che durante il primo tempo se la prendono, tanto per cambiare, con i napoletani. Cori e offese che costringono lo speaker a minacciare, attraverso l’altoparlante, la sospensione della partita. Quando ci riprovano, nei minuti di recupero, il resto dello stadio li fischia: finalmente una prova di civiltà.

L’Inter stenta, soprattutto nel primo tempo, in cui il gioco è lento e l’azione prevedibile. Spalletti sceglie una mediana con gli ex viola Vecino e Borja Valero e sistema Nainggolan dietro Icardi. Maurito è una specie di oggetto misterioso, i compagni non lo cercano, lui non torna indietro per lavorare il pallone. Politano, il più intraprendente di questa strana serata interista, fa tutto da solo dopo un’ingenuità difensiva dei veronesi e un rimpallo che lo favorisce. Il suo sinistro, preciso, colpisce il palo interno e rompe l’equilibrio.

Il gol non restituisce fiducia all’Inter. Solo Politano s’accende: Semper gli nega il 2-0 ed è bravo anche a respingere la ribattuta di Perisic. Lo stesso croato, appena scavallata l’ora di gioco, è pure sfortunato: il suo tiro colpisce il palo a portiere battuto. Ma per l’Inter la serata è in salita: Politano si fa male. Candreva, il suo sostituto, troppo lento nel prepararsi, viene accolto dai fischi. Che si moltiplicano per Icardi nel momento in cui sbaglia il raddoppio e quando viene sostituito. Perisic, settimo gol al Chievo ridotto in dieci, cancella la paura. Ma non c’è pace. L’ombra di Conte agita Spalletti e movimenta il dopo partita: «Da tre mesi leggo le stesse cose e probabilmente ai giornali qualcosa è stato raccontato. Altrimenti vuol dire che c’è la volontà di destabilizzare l’ambiente. A forza di dire che piove, magari piove per davvero. Scrivono che sono bollito e maleducato. La verità è che sono stato offeso».

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