2 agosto 2020 - 22:43

Il Genoa travolge il Verona ed è salvo, il Lecce crolla con il Parma: retrocede in serie B

L’ultimo verdetto della serie A: i liguri si impongono 3-0 e non soffrono nemmeno in inferiorità numerica; i pugliesi vanno sotto 2-0, rimontano, ma non basta: finisce 3-4

di Alessandro Bocci

Il Genoa travolge il Verona ed è salvo, il Lecce crolla con il Parma: retrocede in serie B
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La suspence dura meno di mezz’ora. Tony Sanabria, talento sopraffino ma a volte un po’ svogliato, demolisce il Verona, che non è quello energico di altre occasioni. Il Genoa si salva grazie al suo discusso centravanti, più croce che delizia in questi due anni complicati. Il paraguaiano non sbaglia la partita più importante e cancella l’ansia di mesi vissuti sul filo. La sua doppietta vale la serie A. Prima di testa su cross di Lerager, poi con un destro perfetto, scappando sul filo del fuorigioco e raccogliendo l’imbucata dell’eterno Pandev: 2-0 al 25’. Sanabria è la mossa a sorpresa di Davide Nicola, che ha molti meriti nella salvezza dei rossoblù, arrivata all’ultima giornata, come l’anno scorso a Firenze, grazie alla sconfitta dell’Empoli con l’Inter.

Stavolta, invece, il Genoa si salva da solo. Tre punti per non doversi preoccupare del Lecce, antagonista come otto anni fa. Nicola forza il recupero dell’infortunato bomber, rinuncia in mezzo al campo al talento freddo dell’olandese Schone, punta su una squadra di lotta che sul prato di Marassi vuoto non delude. Si dirà che il Verona dei tanti ex, a cominciare da Juric in panchina (espulso nella ripresa per proteste), per passare al centrocampista Veloso che ha sposato la figlia di Preziosi, il presidente dei rossoblù, non dà il meglio di sé. Discorsi che al Genoa interessano poco. La squadra fa quello che deve fare, ritrovandosi nel momento della verità e cancellando l’umiliazione ricevuta a Reggio Emilia dal Sassuolo. Il Genoa è concentrato e aggressivo tanto quanto il Verona è distratto e sgangherato in difesa. Dopo la doppietta di Sanabria e prima dell’intervallo, arriva anche il gol della tranquillità di Romero. Qualche momento di agitazione solo nell’ultima mezz’ora, quando la squadra di Nicola resta in dieci per l’espulsione proprio di Romero (doppia ammonizione) e il Verona spinge per salvare l’onore.

Il Genoa vince bene ma viste le notizie che arrivano dalla Puglia l’ultima impresa è persino inutile. Il Lecce fallisce la partita più importante della stagione e precipita in serie B a un solo anno di distanza dalla promozione. La squadra di Liverani conferma anche nell’epilogo del campionato le sue migliori e peggiori caratteristiche. L’attacco funziona (11 gol nelle ultime 5 partite), la difesa è un disastro, la peggiore del campionato con 85 reti subite ed è il principale motivo della resa giallorossa. Il Parma vince in Salento contro ogni previsione. La squadra di D’Aversa scappa nei primi 24 minuti, sfruttando la sfortunata autorete di Lucioni e la prodezza di Caprari. Il Lecce ha il merito di non farsi scoraggiare dalle notizie negative che arrivano da Marassi e prima dell’intervallo si rimette in linea di galleggiamento con 2 reti di testa nel giro di 5 minuti, la prima di Barak, la seconda di Meccariello. L’uno-due dovrebbe essere propedeutico a una ripresa a una sola porta e gli emiliani segnano altri due gol con Cornelius e Inglese. Lapadula accorcia ancora le distanze ma non riesce a evitare la sconfitta. Al Lecce serve una nuova ripartenza. Magari sfruttando il talento di Pantaleo Corvino (per lui sarebbe un ritorno a casa) sul mercato.

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