Napoli-Salernitana risultato 2-1: gol di Candreva, Politano e Rrahmani

di Monica Scozzafava, inviata a Napoli

Gli azzurri tornano alla vittoria, decide il gol di Rrahmani allo scadere

Napoli-Salernitana risultato 2-1: gol di Candreva, Politano e Rrahmani

All’ultimo respiro, il Napoli torna all’antico, segna il 2-1 alla Salernitana nella zona Mazzarri (come 10 anni fa senza giacca), nei minuti di recupero. Lo fa con Rrahmani, un difensore tanto criticato nel suo reparto, che la spunta di piede in mischia dopo che Ochoa aveva fatto un miracolo su Kvara. È la vittoria della disperazione, il cholito Simoene si stende in campo, neanche lui ci crede ancora.

Dai fischi agli applausi è un attimo. A Fuorigrotta era già calato il buio, la tregua con la tifoseria è finita, volano fischi e cori contro De Laurentiis. Una boccata d’ossigeno che riporta la luce in vista della partenza di lunedì per l’Arabia per la Supercoppa. Ma è il Napoli? E la domanda è legittima se la formazione in campo contro la Salernitana non è, neanche negli uomini, minimamente identificabile con quella dello scorso anno. Infortuni, defezioni e coppa d’Africa: non sono e non devono essere alibi per l’allenatore Mazzarri, ma Cajuste, comunque tra i migliori prima di lasciare il campo infortunato, non è Anguissa, Gaetano, volenteroso, non ha i piedi del miglior Zielinski, neanche convocato ufficialmente per affaticamento muscolare. E se Juan Jesus, anni 32, in media 15 gare a stagione, forza maggiore, diventa il perno della difesa, l’emergenza non è un concetto astratto.

Preambolo, questo, che non attenua la prestazione incolore del Napoli: in campo, vestiti d’azzurro, ci sono almeno duecento milioni e la Salernitana, pure in emergenza, ha un monte ingaggi neanche paragonabile. Dov’è il Napoli, per l’appunto: è nei tiri di Kvara mandati alle stelle? Parte bene la squadra di Mazzarri tenendo costantemente l’avversario rinchiuso nella propria area, provando ad aggredire sia per vie laterali che centrali, ma basta poi una magia di Candreva (destro a giro) per allarmare il Maradona. Il vantaggio granata arriva al minuto 27, a difesa schierata ferma, un must ormai, lo stadio è già pronto alla contestazione. Mazzarri di dispera in panchina, la Salernitana che ha approcciato alla partita con maggiore ferocia, prova a fare il bis.

Il Napoli raggiunge il pareggio pochi secondi prima dell’intervallo su calcio di rigore: contatto in area tra Simeone e Fazio, Marinelli va a rivederlo alla Var. Inzaghi protesta, si becca l’ammonizione, Politano dal dischetto colpisce senza esitazioni, mentre Mazzarri è girato verso la curva opposta. Il boato dei tifosi gli dice del gol. Lo scatto d’orgoglio resiste una manciata di minuti in avvio di ripresa, quando Mazzarri decide di giocarsi i tutto per tutto con il doppio centravanti. Fuori Gaetano per Raspadori. Ma a parte un tiro lento e prevedibile di Kvara e un passaggio al compagno mandato nel settore distinti, è la Salernitana a sfiorare il raddoppio con Tchaouna, Gollini deve distendersi oltre misura per smanacciare il pallone e rimediare alla frittata. Il Napoli perde però Cajuste, la gara si trascina stancamente, i fischi sono già partiti quando Rrahmani si rivela il più reattivo possibile e regala una vittoria insperata.


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13 gennaio 2024 (modifica il 13 gennaio 2024 | 21:19)