Allegri: «Spezia-Juve scontro salvezza. Il mio sfogo? Sono umano anch’io...»

di Filippo Bonsignore

Alla vigilia della trasferta il tecnico bianconero ammette: «Bisogna essere realisti». Poi sulle polemiche: «Intuile chiacchierare, bisogna solo vincere». In campo Kean, Chiesa e De Ligt

desc img

Getty

«È inutile chiacchierare, bisogna solo vincere per poi vedere le cose in modo diverso». Non ci sono alternative per la Juve in piena crisi e Massimiliano Allegri lo chiarisce alla vigilia della trasferta in casa dello Spezia, mercoledì 22 settembre. Una partita che «a guardare classifica è uno scontro salvezza, bisogna essere realisti». La realtà infatti dice che i bianconeri sono penultimi, già a -10 dal Napoli capolista e ancora senza vittorie dopo quattro giornate, come non accedeva da sessant’anni. «Intanto cerchiamo di farne una, poi vedremo. Parlare di obiettivi a lunga scadenza non ha senso, pensare a tre mesi non serve a niente; piuttosto pensiamo a battere lo Spezia».

Lo sfogo dopo Juve-Milan

Una vittoria per scacciare fantasmi e tensioni. Lo stesso allenatore, al termine della partita pareggiata 1-1 con il Milan, è rientrato negli spogliatoi urlando di rabbia per alcune disattenzioni che sono costate il pari. «È normale che possa avere uno sfogo pure io, sono umano non di ferro». Il tasto dolente è sempre lo stesso: la presenza mentale necessaria per 90 minuti, che spesso in questo avvio di stagione è mancata ed è costata caro. «Quelli che vanno in panchina devono essere determinanti quando entrano, con un giusto approccio alla partita. Non possiamo rischiare di giocare in dieci; è una questione di rispetto e di senso di responsabilità. Il diverbio Szczesny-Rabiot? Non c’è nervosismo, è normale che possa esserci motivo di discussione ma nello spogliatoio è sempre successo. Sono sempre stato abituato che meno si parla dei problemi e più velocemente si riescono a trovare le soluzioni. In questo momento c’è solo da fare». Non è però semplicemente una questione anagrafica. «Le vittoria aiutano a crescere in personalità ma basta parlare di squadra di giovani — aggiunge —. La Juve è una squadra con giocatori bravi, alcuni più esperti, altri meno. Non si può parlare di giovani a 23-24 anni. L’esperienza è una cosa, l’età un’altra. Non possiamo sbagliare così tanto tecnicamente».

Spezia-Juve, la formazione

Allegri annuncia che mercoledì «ci saranno dei cambi in formazione, visto che giochiamo ogni tre giorni». L’unico assente è Chiellini, febbricitante. Morata è recuperato dall’indurimento muscolare ma partirà dalla panchina: spazio a Kean accanto a Dybala. Chiesa e De Ligt tornano titolari.

21 settembre 2021 (modifica il 21 settembre 2021 | 15:06)