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JUVENTUS
Giuseppe Rizza in coma per emorragia cerebrale. I messaggi dei big del calcio per l’ex primavera Juve
Ricoverato in prognosi riservata per un’emorragia cerebrale, da ragazzino aveva giocato nelle giovanili bianconere. La solidarietà dei big al difensore oggi 33enne
È ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania, l’ex calciatore della Primavera della Juventus, Giuseppe Rizza. Il difensore, 33 anni, la scorsa settimana ha avuto un malore improvviso con un’emorragia cerebrale spontanea che lo ha costretto a ricorrere ai medici della Rianimazione. È in coma farmacologico.
Sui social i messaggi di incoraggiamento di alcuni dei suoi ex compagni. Rizza, che attualmente milita nella Rinascita Netina, squadra siciliana di Prima Categoria di cui è capitano, dopo il settore giovanile nella Juve, in carriera ha vestito le maglie di Livorno, Arezzo, Pergocrema, Juve Stabia e Nocerina.
«Ciao Peppe spero che questo messaggio possa darti la forza per ritornare tra noi, come quando eri in campo, uno che non mollava mai, che correva tantissimo e che dava tutto per la propria squadra e per i propri compagni. Vedi di non mollare perché devo venirti a trovare». Questo il video-messaggio che l’ex centrocampista della Juventus, Claudio Marchisio, dedica al suo ex compagno di squadra, ai tempi della Primavera bianconera, Giuseppe Rizza. In tanti fanno il tifo per lui. Oltre a Marchisio, hanno scritto messaggi di supporto anche l’ex compagno Sebastian Giovinco, l’ex capitano della Roma Francesco Totti e il capitano del Genoa Mimmo Criscito.
«Ciao Peppe, sono Seba. Ma che fai? Dai, sveglia, che appena riusciamo ci vediamo. Ti mando un forte abbraccio», ha scritto Giovinco.
Il capitano del Genoa, Domenico Criscito, ricorda: «In campo aveva tanta grinta e sono sicuro che lotterà contro tutto e tutti per ritornare con noi. Che brutta notizia, incrociamo le dita e aspettiamo Peppe».
Francesco Totti ha rivolto un pensiero a Rizza: «Ti faccio un grande in bocca al lupo e mi raccomando tieni duro e non mollare. Daje Giuseppino».