24 gennaio 2020 - 22:38

Brescia-Milan 0-1, gol di Rebic su assist di Ibra: è la terza vittoria

I rossoneri soffrono ma passano a Brescia grazie alla rete del croato entrato nella ripresa. Decisive la parate di Donnarumma che mura per due volte Torregrossa

di Alessandro Bocci

Brescia-Milan 0-1, gol di Rebic su assist di Ibra: è la terza vittoria
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Il Milan non è solo di Ibrahimovic. Nella terza vittoria consecutiva in campionato, come mai era successo in questa stagione, gli uomini decisivi sono Ante Rebic e Gigio Donnarumma. Il croato, già protagonista con una doppietta all’Udinese, castiga anche il Brescia 13 minuti dopo essere entrato e regala al Diavolo rattrappito tre punti insperati nella gelida notte di Mompiano. Tre gol in cinque giorni per firmare una rinascita potente. È il portiere però il vero salvatore della patria rossonera con quattro parate, tre delle quali nel primo quarto d’ora della ripresa, il momento più complicato per i rossoneri. Donnarumma è un muro e tiene in piedi il Milan a cui manca quasi tutto, il gioco, lo spirito e l’organizzazione. La rete di Rebic, dopo l’unico lampo di Ibra, consente alla squadra di Pioli di acciuffare, almeno per due notti, il sesto posto che vale l’Europa League. Ed è già moltissimo considerando il finale dell’anno vecchio. Con quello nuovo e l’arrivo dello svedese tutto è cambiato. Anche la buona sorte. Al Brescia resta l’amarezza, ma anche la convinzione che giocando così la salvezza è tutt’altro che impossibile.

Il Milan per oltre un’ora non è all’altezza: troppo lento e troppo lungo, scarsamente reattivo anche se, proprio prima dell’intervallo, Ibra si divora dentro l’area piccola l’occasione più clamorosa della partita (assist di Theo Hernandez). Ai rossoneri manca l’energia e la cattiveria, oltre all’equilibrio. Bennacer cerca inutilmente di accendere l’azione, ma a parte un paio di accelerazioni di Leao e un colpo di testa di Ibra (gran volo di Joronen) niente succede sino alla clamorosa occasione che arriva 5 minuti prima del riposo. La partita è in mano al Brescia, sfonda quasi sempre a destra grazie agli inserimenti di Sabelli e alle sovrapposizioni di Bisoli, ha l’energia per provare a vincere. Però, in assenza dello squalificato Balotelli, Corini non ha uno straccio di attaccante degno di tale nome. Ayè e Torregrossa sprecano un gol a testa e quando il francese trova l’angolo giusto ci pensa Donnarumma a sventare la minaccia. È la prima parata di una lunga serie.

Nel secondo tempo aspetti la rinascita del Milan e invece è il Brescia a alzare il ritmo e a cercare con insistenza il gol. È il momento di Gigio, decisivo tre volte in cinque minuti, su Bisoli e due volte su Torregrossa. Lo stesso attaccante si mangia una rete con una mezza girata in area e quando invece segna (dopo un tiro di Tonali) si fa pescare in fuorigioco.

Pioli disperato tenta la carta Rebic per rianimare il Diavolo. È la mossa che spacca la partita. Il croato rileva Leao e alla prima occasione sistema le cose. Il Brescia, gelato (in tutti i sensi), non si arrende alla beffa e si riversa in avanti, favorendo il contropiede rossonero: Castillejo segna ma con Ibra in fuorigioco e Theo Hernandez, dopo una discesa fulminante, scuote la traversa dal limite dell’area. Il 2-0 sarebbe troppo. Pioli risale (una sconfitta nelle ultime 9), ma ha ancora tanto lavoro da fare

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