8 agosto 2020 - 14:08

Sarri esonerato dalla Juventus: già contattato Pochettino

Maurizio Sarri è stato esonerato dalla Juventus dopo l’eliminazione dalla Champions League. L’argentino ex Tottenham primo candidato alla sua sostituzione. Paratici, il club esclude un suo licenziamento

di Paolo Tomaselli

Sarri esonerato dalla Juventus: già contattato Pochettino
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L’allenatore della Juventus Maurizio Sarri è stato esonerato dalla Juventus dopo l’eliminazione dalla Champions League: lo ha annunciato il club con un comunicato: «Juventus Football Club comunica che Maurizio Sarri è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della Prima Squadra. La Società desidera ringraziare il tecnico per aver scritto una nuova pagina della storia bianconera con la vittoria del nono Scudetto consecutivo, coronamento di un percorso personale che lo ha portato a scalare tutte le categorie del calcio italiano». Già contattato Mauricio Pochettino, l’ex allenatore del Tottenham attualmente libero

[Quiil sondaggio di Corriere: chi vorreste sulla panchina della Juventus?]

Per Sarri a nulla è servita la vittoria, venerdì sera, contro il Lione per 2-1: la sconfitta all’andata degli ottavi di Champions, per 1-0, ha comportato l’eliminazione dei bianconeri, per i quali la massima competizione europea resta, in qualche misura, stregata. Durante questa stagione — la prima e ultima, alla guida della squadra campione d’Italia — Sarri ha condotto la Juventus alla vittoria dello scudetto (il nono di fila per i bianconeri), ma non è riuscito a vincere né la Supercoppa, né la Coppa Italia.

Pochettino dunque è il nome caldo per la sostituzione di Sarri. Il 48enne argentino ex tecnico del Tottenham possiede due caratteristiche fondamentali. Anzitutto è libero, e questo lo rende subito avvicinabile rispetto a Zidane e Simone Inzaghi, considerando anche che la nuova stagione inizia fra una ventina di giorni. E poi è sorridente, empatico e inclusivo: un tema non secondario, visto che uno degli obiettivi della società è diradare la cappa di negatività che aveva avvolto la squadra nelle ultime settimane. Subito dopo l’eliminazione di venerdì sera, e alla luce dei molti errori compiuti dal tecnico toscano in questa stagione, era ovviamente partito il toto-allenatori e il nome più quotato pareva quello di Zinedine Zidane — anche lui eliminato con il suo Real Madrid — con, in subordine, Simone Inzaghi, Pochettino o un clamoroso ritorno di Massimiliano Allegri, licenziato un anno fa dopo cinque scudetti di fila e due Champions sfuggite solo in finale (qui l’articolo). Ma Zidane e Inzaghi sono sotto contratto, Allegri sembra solo fantacalcio, e il tempo a disposizione è poco: ecco perché la scelta è caduta sull’argentino.

«Ci prenderemo qualche giorno — aveva ragionato il presidente bianconero Andrea Agnelli nei minuti successivi all’eliminazione — e faremo le valutazioni per la prossima stagione. Sul tecnico? Io faccio un discorso di società perché la Juve ha degli obiettivi e devono essere onorati, in Italia e all’estero». Secondo Mario Sconcerti (l’analisi qui), a perdere è stato infatti non solo «Sarri, con la sua idea di calcio», ma anche «il mercato confuso di Paratici e una gestione complessiva della società arrivata carica di debiti a questa nuova sconfitta europea». Nelle scorse ore, dunque, è arrivata l’accelerazione. E per la Juventus potrebbe non essere l’unico cambiamento in vista. Sul sito del club in questi minuti sono stati tolti i link alle foto di Paratici e del suo possibile sostituto Federico Cherubini, attualmente capo dell’area tecnica. Il club tuttavia ha precisato attraverso l’Ansa: «Sono totalmente infondate le voci di un allontanamento di Fabio Paratici dalla Juventus».

Resta comunque il fatto che, come scritto qui, la Juventus dovrà affrontare problemi anche nella costruzione della squadra, ampiamente da riformare — anche per raggiunti limiti di età e infortuni — e da rimodellare. In entrata, ci si aspetta un centravanti (Milik), un altro centrocampista (oltre ad Arthur) e un terzino.

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