10 luglio 2019 - 08:37

Universiadi, Daisy Osakue vince l’oro nel lancio del disco un anno dopo l’aggressione

L’atleta 23enne conquista il primo gradino del podio nel lancio del disco. Il 29 luglio scorso presa di mira con un lancio di uova

di Annalisa Grandi

Universiadi, Daisy Osakue vince l'oro nel lancio del disco un anno dopo l'aggressione
shadow

Un anno dopo l’aggressione, la medaglia d’oro alle Universiadi. Ha trionfato nel lancio del disco Daisy Osakue, l’atleta di Moncalieri, nel torinese, di origine africana che lo scorso anno venne presa di mira con un lancio di uova mentre tornava a casa.

L’aggressione

L’aggressione era avvenuta il 29 luglio scorso, l’atleta, 23 anni compiuti a gennaio, aveva riportato una lesione alla cornea. Daisy era stata colpita da un uovo lanciato da una Fiat Doblò in corsa. Per quel gesto erano stati identificati e denunciati per lesioni tre ragazzi di Vinovo, La Loggia e Moncalieri (Torino), tra cui il figlio di Roberto De Pascali, consigliere Pd del comune di Vinovo ed ex candidato sindaco del paese: «È indifendibile, mio figlio è un cretino ma non è un razzista» aveva commentato De Pascali. Una modalità, quella utilizzata per aggredire l’atleta, che i tre avevano già utilizzato: ai carabinieri avevano ammesso almeno sette episodi analoghi avvenuti nei mesi precedenti.

La medaglia

Ora, a dodici mesi da quell’aggressione, per Daisy Osakue è arrivato l’oro alle Universiadi di Napoli, con la misura di 61,69: battuta la tedesca Claudine Vita. Quella conquistata da Daisy nel lancio del disco è la prima medaglia vinta dagli azzurri nell’atletica leggera. Per Daisy oro ma anche primato personale, superato di 34 centimetri il suo precedente miglior lancio.

La storia

La discobola, che studia criminologia alla Angelo State University, in Texas, dopo l’aggressione subita era subito tornata in pedana, agli Europei di Berlino, dove aveva centrato il quinto posto. Nel 2019 la sua prima volta sopra i 60 metri, ora l’oro alle Universiadi, con una misura che è la settima di sempre a livello italiano. Le prime sei appartengono ad Agnese Maffeis, detentrice del record nazionale (fatto registrare nel 1996), con 63,66.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT