10 agosto 2019 - 17:09

Irlanda-Italia 29-10: azzurri sconfitti ma vivi per tutta la gara nel primo test-match in vista del Mondiale

La nostra formazione, in versione sperimentale, come pure gli avversari, partiva bene portandosi in vantaggio. Poi veniva fuori la maggiore esperienza dei padroni di casa

di Marco Letizia

Irlanda-Italia 29-10: azzurri sconfitti ma vivi per tutta la gara nel primo test-match in vista del Mondiale
shadow

Un’Italia sperimentale perde 29-10 a Dublino con un’analoga formazione irlandese nel primo dei test-match di preparazione ai Mondiali che dal 20 settembre cominceranno in Giappone.
Gli azzurri non hanno demeritato riuscendo a tenere il campo per tutti gli 80 minuti di gioco, anche se con il passare dei minuti è venuta fuori la maggiore chiarezza di idee ed esperienza dei verdi d’Irlanda, oggi per l’occasione in maglia bianca.

La partita

Inizio sprint degli azzurri che andavano in meta al 13 del primo tempo con Mbanda dopo una bella azione che metteva alle corde l’Irlanda. Canna non trasformava e così quando al 18’ Carbery realizzava la meta del pareggio gli azzurri venivano sorpassati grazie alla trasformazione. Al 21esimo però l’apertura italiana si faceva perdonare raccogliendo un calcetto di Bisegni e portando ancora gli azzurri in vantaggio. Il 10 azzurro però non trasformava e così quando al 29esimo Kearney riusciva a trovare lo spiraglio giusto schiacciando in meta vicino alla bandierina gli azzurri si ritrovavano ancora sotto. I punti di stacco diventavano 9 quando al 38esimo Conway realizzava la terza meta irlandese: 19-10. Nella ripresa proseguiva la girandola delle sostituzioni, gli azzurri continuavano a reggere l’urto dei padroni di casa sul piano del fisico, meno su quello del gioco, subendo una nuova meta al 44esimo con Murphy. Poi disastro azzurro al 63esimo per opera di McKinley che nel rinviare in area calciava addosso a Murphy che raccoglieva e schiacciava per la più facile delle mete. Anche in questo caso gli irlandesi fallivano la trasformazione. Finiva così anche se, a dire il vero, i 19 punti di scarto finali erano forse un punteggio un po’ troppo severo per gli azzurri che sono riusciti a tenere il campo per tutta la partita, ma che hanno brillato solo nel primo tempo quando la velocità di esecuzione era più alta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT