20 febbraio 2019 - 12:07

Achille Lauro: «La mia famiglia non aveva i soldi per pagare i debiti, ma era generosa: io sono un buon esempio»

Il rapper di «Rolls Royce» ha svelato la sua storia personale su Instagram, in risposta a chi continua ad attaccarlo

di Arianna Ascione

Achille Lauro: «La mia famiglia non aveva i soldi per pagare i debiti, ma era generosa: io sono un buon esempio»
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«Nessuno conosce la mia vera storia. Non voglio essere un buon esempio, io sono un buon esempio». E' stanco Achille Lauro, stanco di essere additato come un personaggio negativo. Un messaggio forse indirizzato a «Striscia La Notizia» (che l'ha pesantemente preso di mira nelle scorse settimane) e a tutti coloro che in occasione della sua partecipazione a Sanremo 2019 lo hanno attaccato, per i tatuaggi sul viso prima e per presunti riferimenti a sostanze stupefacenti nel testo della sua canzone festivaliera poi. Il rapper romano, che ha dato una scossa all'Ariston con l'inno rock «Rolls Royce», ha affidato a Instagram un lungo sfogo: «Sono figlio di gente onesta, il secondo di due fratelli - ha scritto nel messaggio - Mia madre é sempre stata una persona altruista, generosa, longanime. Abbiamo vissuto con altri bambini perché mia mamma prendeva in casa figli di famiglie in difficoltà, anche quando possibilità non ne aveva. Siamo figli di chi ha dedicato tutta la propria vita al lavoro, a cui tuttavia per tanti anni nessuno ha mai riconosciuto nulla». 

Le difficoltà economiche

In maniera molto schietta l'artista ha ricordato i momenti difficili attraversati dalla sua famiglia, soprattutto a livello economico: «Ho ricordi di momenti in cui non si sapeva che fine avremmo fatto, se saremmo riusciti a coprire i debiti. Ricordo quando fuori fingevo di aver già cenato perché mi vergognavo a uscire e a non avere soldi per pagare il conto». Achille Lauro ha poi svelato di aver compiuto un gesto molto importante per sua madre: «Oggi ho pagato per riavere i gioielli che mia madre aveva impegnato. Quei gioielli che sua madre le aveva regalato erano l’unico ricordo che conservava di lei. Le generosità che mi è stata insegnata è la mia più grande ricchezza». E, ha aggiunto: «Io sono come i tanti ragazzi della mia generazione, siamo cresciuti da soli crescendoci l'un l'altro».

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