7 dicembre 2019 - 15:38

Vanessa Incontrada, il monologo: «La perfezione non esiste»

«Per anni mi sono chiesta come dovevo essere per piacere agli altri. Se potessi, tornerei indietro e direi a me stessa di smettere di voler essere diversa da quella che sono», dice la conduttrice. E i fan la sostengono sui social: «La vogliamo a Sanremo»

di Valentina Santarpia

Vanessa Incontrada, il monologo:  «La perfezione non esiste»
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«La perfezione non esiste. Esistono le persone, ad alcuni puoi piacere, ad altri no, conta solo quello che pensi di te stessa quando ti guardi nello specchio: lo dice, anzi lo urla, Vanessa Incontrada a «20 anni che siamo italiani», la trasmissione che conduce con Gigi D'Alessio su Rai1. Secondo Incontrada, criticata spesso dai giornali di gossip e dagli haters sui social per le sue forme femminili, ritiene che dovrebbero insegnare il concetto che la perfezione non esiste insieme a quelli basici di «lavati le mani prima di mangiare» e «non dire le parolacce». «Io pensavo di dover essere perfetta per trovare l'uomo della mia vita, per piacergli. Alla fine ho trovato un uomo molto speciale, lui, Rossano, mio marito, che mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto ragionare: devi sorridere per i tuoi difetti. Ed è vero. E si è preso il pacchetto intero, pregi e difetti. E io ho fatto la stessa cosa con lui». Se potesse, la Incontrada, conduttrice e attrice di successo, darebbe un consiglio alla se stessa di 20 anni fa: «Smetti di voler essere diversa da quello che sei. Volevo essere un po’ più così, un po' più cosà...tutti mi volevano diversa. Ma tutti chi? Ho perso tempo cercando di essere giusta, dimenticandomi di essere felice».

Del resto, nota Incontrada, i canoni stessi della bellezza cambiano in base alla dimensione temporale e geografica: se fosse vissuta negli anni ‘30, ad esempio, sarebbe stata perfetta. O se fosse vissuta in Colombia, poteva essere una delle muse di Botero. «Avere le forme è ritenuto sbagliato. E per questo, io devo ritenermi sbagliata?», si chiede ironica. In realtà lei stessa ammette che, anche se oggi riesce a sorriderne, ci sono state tante occasioni in cui si è sentita ferita, anche pensando che dietro gli sguardi di chi incontrava per strada, al supermercato, o davanti la scuola, «potrebbero nascondersi tutti quelli che pensano che tu sia sbagliata. Ma in realtà quel tutti non esiste. Esistono le persone. Ad alcuni puoi piacere, ad altri no». Questa consapevolezza le ha permesso col tempo di volersi bene: «A volte mi piaccio, a volte no, ma voglio bene alla persone che ho di fronte», conclude commossa, «e penso che è importante circondarsi delle persone che ci amano per quello che siamo e che ci spingono ad essere noi stessi». Le sue lacrime, e il suo monologo toccante, sono diventate immediatamente un manifesto per tutte le donne che combattono contro il «body shaming». Su Twitter e Facebook sono tantissimi gli apprezzamenti della presentatrice spagnola. E per lei si profila una «candidatura»: «Per me #VanessaIncontrada è la perfezione e vorrei tanto vederla accanto ad Amadeus sul palco di Sanremo».

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