Domani alle 13.30 il Copasir sentirà in audizione l’ex premier Giuliano Amato. La convocazione dovrebbe essere legata all’intervista di un mese fa a Repubblica, nella quale Amato accreditò la pista del missile francese per il disastro di Ustica.
Che cosa aveva detto Amato
«Il Dc9 dell’Itavia precipitato vicino a Ustica il 27 giugno 1980 fu abbattuto da un missile francese», disse nell’intervista Giuliano Amato.
«Era scattato un piano per colpire l’aereo sul quale volava Gheddafi — racconta — ma il leader libico sfuggì alla trappola perché avvertito da Craxi. Adesso l’Eliseo può lavare l’onta che pesa su Parigi».
«Su questa tragedia la Francia ha fornito ogni elemento in suo possesso ogni volta che le è stato chiesto»: aveva fatto sapere il Quai d’Orsay, sollecitato proprio dopo la pubblicazione dell’intervista. Il ministero aveva aggiunto che ogni informazione è stata fornita «soprattutto nel quadro delle inchieste condotte dalla giustizia italiana. Restiamo ovviamente a disposizione per lavorare con l’Italia se ce lo chiederà».
Le cause del disastro sono sempre state avvolte dal mistero, ma fra le ipotesi più accreditate c’è quella di un duello aereo fra alcuni caccia della Nato (francesi o statunitensi) e uno o più Mig libici, con il Dc9 finito sulla linea di tiro di un missile francese o statunitense. Un’ipotesi, questa, avvalorata almeno in parte anche dalle inchieste della procura di Roma.
Il giornalista Andrea Purgatori (morto il 19 luglio del 2023) scrisse una dettagliata ricostruzione della strage di Ustica sul Corriere della Sera il 27 giugno 2021.
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