24 settembre 2020 - 11:01

M5S, Fico punge Di Maio: «I problemi derivano dal verticismo spinto»

Il presidente della Camera: «Non ci sarà nessuna spaccatura, ora basta lotte intestine»

di Emanuele Buzzi

M5S, Fico punge Di Maio: «I problemi derivano dal verticismo spinto»
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«Io credo che non ci sarà una spaccatura. Ogni volte che il M5s ha avuto dei periodi difficili alla fine ci si è messi intorno a un tavolo, che in questo caso possono essere gli Stati Generali, per lavorate tutti insieme e arrivare a una sintesi. Non devono prevalere gli interessi personali ma il bene del movimento, che significa anche fare il bene del Paese». Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, intervistato da «Radio 24». «Ognuno può avere la propria posizione - ha aggiunto Fico - ed è giusto che ci sia un dibattito interno, anche forte, ma chiaro e trasparente su quello che dobbiamo fare e su ciò che dobbiamo diventare. E’ evidente infatti che dobbiamo ritrovare una collocazione, anche identitaria». Il M5s da «forza anti establishment» è diventata forza di governo e, di conseguenza, secondo Fico, «ci possono essere anche delle contraddizioni che vanno elaborate per trovare un percorso nuovo».

Poi il presidente della »Camera lancia il suo appello, pungendo Di Maio:«Basta con le battaglie intestine, dobbiamo avere una collegialità maggiore, perché alcuni problemi ancora vivi nel M5S derivano da verticismo troppo spinto che c’è stato». A chi gli chiede se Alessandro Di Battista parli troppo, Fico replica: «Ognuno può dire ciò che vuole. L’importante è essere chiari e trasparenti sulle cose che si fanno. Conta la coerenza dei comportamenti, perché sono convinto che tutti insieme possiamo arrivare a un buon risultato per tutto il Movimento, rilanciandolo in senso positivo. Non con un rilancio alla maniera dei vecchi partiti ma cercando di affrontare le sfide del futuro».

Poi l’ex membro del direttorio torna sulle di ieri del fondatore del M5S, Beppe Grillo, che aveva detto «credo nella democrazia diretta, non nella rappresentanza parlamentare» e cerca un compromesso: «C’è un principio di vasi comunicanti tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa. Io sono convinto che debbano lavorare insieme, quando aumentiamo la capacità di scelta dei cittadini migliora la politica».

Poi arriva la precisazione: «Non era affatto un attacco a Di Maio - spiegano i collaboratori più stretti del presidente della Camera - le responsabilità sia del passato che del presente sono collettive. Non è tempo di far polemiche ed individuare colpevoli, ma di lavorare insieme».

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