31 marzo 2020 - 22:51

Coronavirus, Conte: cari tedeschi, stiamo scrivendo pagine di storia non di economia

L’intervista del premier alla tv tedesca: «Dobbiamo parlare di modello europeo, i tedeschi non devono pagare i debiti italiani»

di Marco Galluzzo

Coronavirus, Conte: cari tedeschi, stiamo scrivendo pagine di storia non di economia
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ROMA «Io e la Merkel abbiamo espresso due visioni diverse durante la nostra discussione. Ne approfitto e lo dico a tutti i cittadini tedeschi: noi non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia, stiamo scrivendo una pagina di un libro di storia». Sono le parole del premier Giuseppe Conte, in un’intervista sulla tv tedesca Ard. Conte si rivolge direttamente all’opinione publica tedesca, per spiegare che l’Italia non sta cercando di fare pagare i propri debiti ad altri Stati, per cercare di far comprendere che una reazione comune, anche solo con strumenti finanziari di garanzia, conviene a tutti. «Dobbiamo parlare di modello europeo, i tedeschi non devono pagare i debiti italiani», è il messaggio chiave.

Ma l’emittente televisiva presenta l’intervista allargando lo spettro con un proprio servizio. Secondo Ard, la crisi provocata dalla pandemia di coronavirus potrebbe presto divenire una crisi del debito sovrano in Italia. Per questo motivo, dicono i cronisti tedeschi, Conte chiede nuovamente l’emissione di obbligazioni volta a una condivisione del disavanzo tra gli Stati membri.

In questo momento, prosegue invece il capo del governo, «stiamo combattendo una battaglia contro un nemico comune e invisibile, tutti i Paesi sono colpiti, tutti sono in prima linea». Pertanto, «se un avamposto si ritira, il nemico invisibile può diffondersi all’interno e tutti gli sforzi, anche quelli di tutti gli altri, saranno stati vani». Dobbiamo spiegare ai nostri cittadini che non abbiamo problemi finanziari da singoli Paesi. Si tratta di un’emergenza che riguarda tutti». Conte torna dunque a chiedere l’emissione di «eurobond», tema sul quale si è scontrato con Angela Merkel. Per lui la questione non ha nulla a che fare con la «comunitarizzazione» del debito tra gli Stati: «Questo meccanismo, gli eurobond, non significa che i cittadini tedeschi dovranno pagare anche solo un euro di debito italiano per la ricostruzione» dell’economia. Per Conte gli «eurobond» significano solo che «agiremo insieme per ottenere migliori condizioni economiche, di cui tutti beneficiano: l’Italia ha sempre pagato i propri debiti e continuerà a farlo».

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