14 gennaio 2020 - 10:26

M5S, Max Bugani lascia Rousseau. Affidato incarico a Di Battista

Il fedelissimo di Beppe Grillo ed esponente dell’ortodossia Cinque Stelle aveva già abbandonato gl‘incarichi di vicecapo della segreteria di Di Maio a Palazzo Chigi e di referente M5S in Emilia-Romagna.

di Franco Stefanoni

M5S, Max Bugani  lascia  Rousseau. Affidato incarico a Di Battista Luigi di Maio e Max Bugani
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Addio di Max Bugani dall’associazione Rousseau che gestisce l’omonima piattaforma online legata al M5S. Dentro invece Alessandro Di Battista tra i referenti della piattaforma. Bugani, fino a oggi numero due di Rousseau, pioniere dei Cinque Stelle nonché braccio destro di Davide Casaleggio, ha deciso di interrompere il rapporto con l’associazione di cui è stato finora il secondo socio (gli altri sono Pietro Dettori e Enrica Sabatini) dopo Davide Casaleggio figlio del fondatore del Movimento, Gianroberto. La conferma è arrivata con un post sul Blog delle Stelle, in cui si ringrazia Bugani «che rimane referente della funzione Sharing e fondamentale componente della squadra Rousseau, ma non più socio, per dedicarsi alla sfida importante che oggi lo vede impegnato in Campidoglio». In contemporanea, l’arrivo di Di Battista. Infatti, la piattaforma è stata rinnovata con un team di referenti: Eleonora Evi per la Lex Eletti (Area Europa), Manlio Di Stefano, Anna Macina e Giorgio Fede (Area Parlamento), Davide Bono e Anderea Liberati (Area regioni), Barbara Floridia (E-learning), Bugani e Marco Piazza (Sharing), Francesco Berti e Susy Matrisciano (Lex iscritti), Vittoria Baldino (Scudo della rete) e Marco Croatti, Paola Taverna e appunto Di Battista (Portale eventi Movimento 5 stelle).

Le critiche

Bugani lascia dunque l’associazione nei giorni del caos tra i pentastellati e delle forti critiche interne nei confronti dei rapporti tra Cinque Stelle e Rousseau, ora al vaglio di una riforma (che include anche più poteri decisionali ai cosiddetti facilitatori e ai gruppi parlamentari). Già in agosto Bugani, considerato tra i più influenti rappresentanti della ortodossia grillina, molto legato a Beppe Grillo e consigliere comunale a Bologna con il M5S, aveva abbandonato l’incarico di vicecapo della segreteria di Luigi Di Maio a Palazzo Chigi, oltre che quello di referente del Movimento in Emilia-Romagna. «Non sono attaccato alle poltrone», disse. In ottobre era diventato capo staff di Virginia Raggi sindaca di Roma. A motivare ora lo strappo da Rousseau, le polemiche sui conflitti d’interesse, i rapporti con Casaleggio con il quale Bugani non è più in sintonia come un tempo, la visione politica non condivisa con Di Maio e la prospettiva di un netto insuccesso alle regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio: qui Bugani era favorevole a una desistenza o al più a un patto con il Pd, cosa poi non accaduta.

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