7 agosto 2020 - 22:20

Dl Agosto, Conte: «Ci sono 100 miliardi di risorse. Prorogate al 7 settembre le regole anti-Covid»

Il premier illustra in conferenza stampa i provvedimenti del decreto di agosto

di Monica Guerzoni

Dl Agosto, Conte: «Ci sono 100 miliardi di risorse. Prorogate al 7 settembre le regole anti-Covid»
shadow

ROMA «Attenti, accorti e intelligenti». Con questi tre aggettivi Giuseppe Conte sprona gli italiani a godersi l’estate senza sottovalutare il virus. «Capisco i giovani, è il periodo più caldo e hanno il desiderio di divertirsi — riconosce alle dieci di sera, quando sulle spiagge e nelle piazze è già ora di cene e movida —. Ma attenzione, dobbiamo muoverci in modo responsabile e preoccuparci della salute delle persone care e di quelle più fragili».

Nella sala dei Galeoni il premier arriva stanco, ma soddisfatto per l’approvazione (salvo intese) del «nuovo importante decreto Agosto». Soddisfatto perché il governo, con questi ultimi 25 miliardi di investimenti, ha messo sulla bilancia della crisi cento miliardi per rilanciare l’economia e sollevare famiglie, lavoratori, imprese: «Tuteliamo l’occupazione, alleggeriamo le scadenze fiscali e aiutiamo gli enti locali».

Prima di dare la parola ai ministri, il capo del governo annuncia il via libera alla riforma del Csm di Alfonso Bonafede, poi si sofferma sul nuovo Dpcm che proroga fino al 7 settembre «le misure precauzionali minime» contro la pandemia: obbligo delle mascherine nei luoghi chiusi, distanziamento di un metro, divieto di assembramento e lavaggio delle mani. Misure che il premier — che non vuole nuove restrizioni ma nemmeno vuole «vanificare gli sforzi fatti» — ritiene «proporzionate alla situazione attuale».

La curva dei contagi è sostanzialmente stabile, però ci sono «lievi segnali di ripresa dei contagi». Nonostante questo, l’Italia sta messa meglio dei Paesi confinanti, nota con orgoglio Conte: «Siamo stati il primo Paese occidentale colpito, ma siamo usciti prima degli altri dalla fase acuta. Abbiamo oggi il tasso più basso dell’Unione europea e se abbiamo ricevuto attestati da tutto il mondo il merito è di voi cittadini».

Quanto alla bufera scatenata dalla Lega, che invoca le dimissioni di Conte in quanto capo di un «governo criminale» per i dettagli emersi dagli atti desecretati, l’avvocato respinge il «giochino» e fa parlare le carte. È vero che non conosceva il verbale con cui il 3 marzo il Cts suggerì di chiudere Alzano e Nembro? Premesso di non poter riferire quel che ha detto ai pm di Bergamo («Ho il vincolo del segreto istruttorio») Conte chiarisce di averlo letto il 5 marzo, di averne parlato coi ministri e poi di aver chiesto un approfondimento agli scienziati: «Il ministro della Salute Speranza consultò Brusaferro, che a notte inoltrata lo manda anche a me». Il giorno dopo Conte va di persona al Cts (il ministro della Salute è a Bruxelles) ed è lì che, nonostante tutto fosse già pronto per chiudere i due comuni della Bergamasca, i dubbi si rafforzano: «In una situazione compromessa che senso ha introdurre la zona rossa solo per Alzano e Nembro?». Il 6 marzo, sulla base dei dati del giorno prima, il Cts avvia un «supplemento di riflessione» che segna la svolta: «Si convincono che sia necessario adottare misure più restrittive. Il parere del Cts è del 7 e in poche ore ci confrontiamo con i ministri e gli enti locali e io, tra le due e le tre di notte, firmo il Dpcm e tutta la Lombardia diventa zona rossa».

Tornando alla politica, Conte si dice soddisfatto di tutti i suoi ministri e assicura che no, «non sento alcuna esigenza di rimpasto, è una formula logora che io non amo». Promette «determinazione» per un ritorno a scuola in sicurezza e «con una offerta formativa adeguata». Ringrazia il Parlamento per la «collaborazione preziosa» che ha consentito di approvare lo scostamento di bilancio e, memore delle critiche per aver gestito in solitaria l’emergenza, si dice convinto che deputati e senatori miglioreranno ancora il testo. Quindi passa in rassegna le novità principali. La fiscalità di vantaggio, «per far crescere il Sud e l’Italia intera». E l’anticipo del cashback per chi paga con moneta elettronica: «Premiamo i cittadini, combattiamo l’evasione e recuperiamo risorse preziose per abbassare le tasse». I licenziamenti? «Non lasceremo indietro nessuno». Alle Regioni, che gli hanno inviato un duro documento sui trasporti, garantisce il confronto e i soldi che serviranno per coprire il mancato gettito dei servizi durante e dopo il lungo lockdown.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT