21 novembre 2019 - 16:51

Azione, Calenda presenta il suo movimento: «Se sarà un partitino avrà fallito l’obiettivo e si scioglierà»

L’ex ministro dello Sviluppo economico: «Il voto è molto mobile, ma se saremo quotati al 3% non saremo alle elezioni. Forza Italia si sottomette ai sovranisti, Renzi e il Pd ai populisti per non andare alle elezioni per paura di perderle»

di Redazione Online

Azione, Calenda presenta il suo movimento: «Se sarà un partitino avrà fallito l'obiettivo e si scioglierà»
shadow

«Non è un’operazione personale, ma una grande operazione di mobilitazione dell’Italia che studia lavora e produce e non ne può più di scegliere tra sovranisti e populisti, ai quali i grandi partiti europei si sono sottomessi». Carlo Calenda presenta il nuovo movimento Azione, un movimento negli obiettivi, ma che farà «congressi come i partiti, il primo a giugno 2020 - spiega l’ex ministro-. Non serve un nuovo partitino e se sarà un partitino avrà fallito il suo obiettivo e si scioglierà senza partecipare alle elezioni».

Il limite 3%

L’idea è quella di non fare un altro partitino: «Il voto è molto mobile, ma se saremo quotati al 3% non saremo alle elezioni», spiega calenda parlando alla Stampa estera. «Al 3,5% ci siamo alle elezioni», interviene con una battuta Matteo Richetti.

«Molto mi distingue da Renzi»

E poi le distanze da Matteo Renzi: «Molte cose mi distinguono da Renzi, mai avrei votato per l’abolizione dello scudo penale su Ilva che Renzi aveva messo, creando ora un enorme disastro - prosegue Calenda -. Mai avrei dato fiducia a questo governo: si sono realizzate tutte le cose peggiori che avevamo previsto, Fi è andata nella coalizione nella Lega, il Pd è completamente afono su qualsiasi cosa, non riesce a tenere il punto su nulla, Renzi l’ha indebolito facendo la scissione; sullo Ius culturae il Pd ha detto `non insistiamo´, il che vuol dire non lo facciamo».

I riformisti rammolliti

Iv e Fi, per l’ex ministro, sono «i riformisti rammolliti. Forza Italia si sottomette ai sovranisti. Renzi e il Pd ai populisti per non andare alle elezioni per paura di perderle, e così tradiscono i loro valori». Lo ha detto Carlo Calenda presentando alla sede della Stampa estera a Roma il nuovo movimento Azione, rispondendo a una domanda su chi siano i `riformisti rammolliti´, definizione di suo conio. «Il Governo Renzi ha espresso un pensiero e un’azione forte, ora chi ne era premier sta tradendo i suoi valori ed è un peccato - ha detto Calenda, ex ministro di quel governo -. Renzi è pienamente nell’alleanza con M5S, vota i provvedimenti e poi dice che si è sbagliato». L’ultimo passaggio sull’Emilia Romagna. A palare è ancora Richetti: «Faremo quello che coerentemente abbiamo fatto in questi 5 anni, sostenere il governo riformista di quella Regione», il presidente ricandidato Pd Stefano Bonaccini. «Lo riteniamo un buon amministratore, lo sosterremo se non si alleera’ con il M5S, «noi con il M5S non facciamo alleanze perché li consideriamo assieme a Salvini il male di questo Paese».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT