1 febbraio 2019 - 20:43

Spinta per Paolo Savona alla presidenza della Consob | L’insofferenza dei tecnici al governo

Il suo nome in pole position, ma il ministro: «Non so che cosa accade alle mie spalle»Ma restano in campo le altre candidature, tra le quali quella di Luigi Zingales

di Enrico Marro

Paolo Savona (Ansa) Paolo Savona (Ansa)
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Potrebbe essere quello di Paolo Savona, attuale ministro degli Affari europei, il nome per uscire dall’impasse sulla nomina del presidente della Consob, l’autorità di vigilanza sulla Borsa. L’indiscrezione è stata avvalorata ieri sera da fonti governative anche se non trova conferme univoche. Del resto anche quella di ieri è stata una giornata che ha visto alternarsi le voci più disparate. Di prima mattina è stato il vicepremier Luigi Di Maio a imprimere un’accelerazione: «Dobbiamo chiudere il prima possibile, la settimana che sta per iniziare sarà quella decisiva». È anche vero che non è la prima volta che la nomina è stata annunciata come imminente, ma ora la soluzione sembra vicina, dettata anche dal fatto che dopo quattro mesi e mezzo dalle dimissioni di Mario Nava la scelta del presidente della Consob non sembra più rinviabile. Finora la situazione non si è sbloccata soprattutto per l’impuntatura del Movimento 5 Stelle sul nome di Marcello Minenna, economista e dirigente della stessa Consob, già assessore al Bilancio (per meno di due mesi, nel 2016) della giunta della sindaca di Roma, Virginia Raggi (5 Stelle). Impuntatura perché Di Maio ha insistito su questo nome nonostante il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cui spetta la ratifica della nomina, abbia fatto trapelare fin dall’inizio le sue riserve su Minenna.

L’assenso di Mattarella

Il vicepremier cinquestelle ha provato a forzare la situazione e, a un certo punto, ha ottenuto anche l’esplicito appoggio dell’altro vicepremier, il capo della Lega, Matteo Salvini. Ma il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, cui spetta di proporre in Consiglio dei ministri la nomina, ha preso tempo cercando di evitare lo scontro col Quirinale. Sono così cominciati a circolare, nelle scorse settimane, altri nomi, senza però mai ricevere il via libera dei 5 Stelle. Ancora ieri Minenna era fiducioso di potercela fare, poi, a sorpresa, ha preso a girare il nome di Savona. L’ottantaduenne ministro, economista di prestigio, ex direttore della Banca d’Italia ed ex direttore generale della Confindustria, ha le carte in regola per la presidenza della Consob. Ma, non appena è uscita fuori l’indiscrezione che lo riguarda, a tutti è tornato in mente lo scontro fra il nascente governo giallo-verde e lo stesso Mattarella che pose il veto su Savona ministro dell’Economia, a causa delle sue posizioni che non escludevano l’ipotesi di un’uscita dell’Italia dall’euro. Le stesse fonti governative assicurano però che su Savona presidente della Consob il Quirinale non opporrebbe ostacoli. Lui, Savona, interpellato ieri pomeriggio dai giornalisti a margine di un’iniziativa pubblica, se l’è cavata così: «Non so cosa stia succedendo dietro le mie spalle». In molti, comunque, hanno osservato una crescente insofferenza del ministro verso la compagine di governo, che inizialmente era molto attenta ai suoi suggerimenti in materia di politica economica ma poi lo ha via via trascurato. Al punto che, chi spinge per la sua nomina, ritiene che il professore sarebbe contento di traslocare alla Consob. Ma Savona non ha un carattere facile e quindi conviene attendere la sua decisione. Anche per questo le altre candidature, prima fa tutte quella dell’economista Luigi Zingales, restano in campo.

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