14 luglio 2020 - 12:11

Egitto, morto per Covid giornalista detenuto nello stesso carcere di Zaky

Mohamed Monir ha contratto il virus nel carcere di Tora, lo stesso dove è rinchiuso il giovane attivista. L’allarme di Amnesty: «Il rischio contagio nelle carceri è altissimo»

di Salvatore Frequente

Egitto, morto per Covid giornalista detenuto nello stesso carcere di Zaky Il carcere di Tora (Afp)
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È morto lunedì, dopo aver contratto il Covid-19 in carcere, il giornalista egiziano Mohamed Monir. Il reporter 65enne era detenuto nella prigione di Tora al Cairo, lo stesso carcere dove è rinchiuso Patrick Zaky, il giovane studente dell’Università di Bologna accusato dalla giustizia egiziana per reati di opinione. Ad annunciarlo su Twitter è il portavoce di Amnesty International in Italia, Riccardo Noury.

«Il rischio nelle carceri è altissimo»

«Una notizia terribile - afferma Noury - ma non inaspettata: nella prigione di Tora, dove si trova Patrick Zaky, si è ammalato di Covid-19, per poi morirne in ospedale, un giornalista che mai avrebbe dovuto mettere piede in un carcere». «Il rischio contagio nelle carceri è altissimo» aggiunge Amnesty che rivolge un appello direttamente alle istituzioni italiane: «Cosa aspetta il governo italiano per sollecitare il rilascio di Patrick?».

L’arresto e il contagio

Monir era stato arrestato il 15 giugno con l’accusa di aver aderito a un gruppo terroristico, aver diffuso false notizie e aver utilizzato in modo inappropriato i social media. È stato portato in carcere dopo essere apparso su Al-Jazeera, rete televisiva che, da anni, è stata bandita dal governo egiziano. Si era ammalato in cella ed era stato rilasciato il 2 luglio. Ma la sua situazione sanitaria era ormai compromessa: così il giornalista è morto nell’ospedale Agouza di Giza per complicazioni del Covid-19. L’attivista Patrick Zaky è rinchiuso nello stesso carcere di Tora al Cairo da oltre 5 mesi, dopo essere stato arrestato il 7 febbraio all’arrivo dall’Italia nella capitale egiziana, con le accuse di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo. Lunedì la speranza di ottenere il suo rilascio è svanita quando il tribunale egiziano ha prolungato la detenzione per altri 45 giorni.

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