26 agosto 2020 - 09:12

Wisconsin, 17enne bianco uccide due persone durante le proteste per Jacob Blake: arrestato

Kyle Rittenhouse è stato identificato grazie ai video girati dai manifestanti. Era armato di un fucile semi-automatico. La sparatoria è avvenuta durante la terza notte di disordini per il ferimento di Blake, colpito dalla polizia domenica

di Redazione Esteri e Chiara Severgnini

Wisconsin, 17enne bianco uccide due persone durante le proteste per Jacob Blake: arrestato
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Un giovane caucasico di 17 anni è stato arrestato in Illinois per l’uccisione di due manifestanti e il ferimento di un terzo a Kenosha, nel Wisconsin, durante le proteste contro la violenza della polizia innescatesi dopo il ferimento del 29enne afroamericano Jacob Blake da parte della polizia. Secondo le prime ricostruzioni, l’artefice degli omicidi sarebbe Kyle Rittenhouse, residente ad Antioch, in Illinois: ha usato un fucile semi-automatico per compiere la sparatoria ed è stato identificato grazie ad alcuni video girati dai presenti. Il 17enne aveva lasciato lo Stato nel tentativo di sfuggire alla giustizia, ma è stato identificato grazie ai video della sparatoria registrati da diverse persone presenti sul posto. Ora è agli arresti con l’accusa di omicidio intenzionale di primo grado. Intanto, il candidato dem alla Casa Bianca, Joe Biden, ha reso noto di aver telefonato ai famigliari di Blake e di aver promesso loro che «giustizia sarà fatta».

La dinamica ricostruita grazie ai video

Durante la terza notte di proteste, tra martedì e mercoledì, è scoppiata una sparatoria tra civili: in un video si vede un giovane uomo bianco, poi identificato in Kyle Rittenhouse, brandire un lungo fucile semiautomatico e sparare sui manifestanti, che lo avevano inseguito e buttato a terra tentando di disarmarlo. In alcuni filmati si vede l’uomo sparare da terra ad almeno due persone, colpendole una al braccio e l’altra al petto: uno dei due rimane steso sull’asfalto, mentre lo sparatore si rialza e si allontana. In un altro video si vede un uomo accasciato tra alcune auto con una grave ferita alla testa, mentre altri cercano di soccorrerlo e gridano che gli hanno sparato.

La milizia civile

Rittenhouse si era posizionato fuori da una stazione di benzina — dove c’erano anche alcuni negozi — insieme ad altre persone armate di fucili, coltelli, pistole, che indossavano elmetti e giubbotti antiproiettili. Queste persone, che dicevano di essere lì per «proteggere i negozi», e che lo sceriffo ha poi definito «una milizia, come un gruppo di vigilanti», si sarebbero radunate in città dopo essersi date appuntamento su Facebook, tramite la pagina «Kenosha Guard» (il nome dell'autoproclamata milizia). Una volta scesi in strada, avrebbero avuto una serie di scontri verbali con i manifestanti che passavano lì davanti. Nel corso della serata la pompa di benzina sarebbe diventata il centro della tensione: ci sono video che mostrano la polizia passare di lì poco prima della sparatoria e non intervenire. Finché intorno a mezzanotte — per motivi ancora da chiarire — qualcuno ha sparato. Lì i manifestanti avrebbero reagito, alcuni scappando, altri inseguendo le persone armate. Compreso Rittenhouse, che poi, dopo essere stato spinto a terra, ha aperto il fuoco.

Proteste

Le proteste sono in corso in tutto lo Stato per Jacob Blake, l’afroamericano ferito a colpi d’arma da fuoco dalla polizia nel fine settimana. Il governatore Tony Evers ha firmato ieri l’ordine esecutivo n. 86 che dichiara lo stato di emergenza. Il giovane ferito, 29 anni, è stato colpito domenica pomeriggio da otto colpi di arma da fuoco esplosi da un agente di polizia.

In un’intervista rilasciata al «Chicago Sun Times», il padre ha dichiarato che Blake - colpito di fronte a tre dei suoi figli dopo che la polizia e’ intervenuta per interrompere una rissa tra due donne - rimarrà paralizzato. Kenosha è l’ultima di una serie di città in cui si sono scatenate le proteste del movimento «Black Lives Matter» esplose in tutto il paese in seguito all’uccisione dell’afroamericano George Floyd, avvenuta a Minneapolis lo scorso 25 maggio per mano di un agente di polizia.

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