2 luglio 2019 - 11:26

Parlamento europeo, i deputati Brexit voltano le spalle all’inno europeo

Sgarbo della formazione di Nigel farage alla sessione inaugurale della nona legislatura. Berlusconi il più anziano, la deputata più giovane è danese: 21 anni. Mercoledì verrà eletto il presidente

di Antonella De Gregorio

Parlamento europeo, i deputati Brexit voltano le spalle all'inno europeo
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Nel giorno dell’insediamento della nona legislatura, i 29 parlamentari del Brexit Party la formazione ideata da Nigel Farage, sono rimasti seduti o hanno voltato le spalle durante l’esecuzione dell’Inno europeo che ha aperto la sessione inaugurale del nuovo Parlamento. A rimanere seduti anche alcuni parlamentari francesi del gruppo Identità e democrazia di cui fa parte la Lega. I parlamentari inglesi, inoltre, si erano presentati in aula con cartelli con la scritta «”BeLeave” in Britain». Critiche da parte dell’eurodeputato laburista, Richard Corbett, che ha definito la trovata «patetica». Mentre in rete c’è chi la butta sull’ironia. Così il ministero degli Esteri tedesco, che azzarda in un tweet: «Magari non amano Beethoven».

La presenza del Brexit Party tra le fila degli eurodeputati è conseguenza del mancato accordo sulla Brexit che ha obbligato il Regno Unito a presentare i propri candidati alle elezioni europee.

Dopo il gesto di protesta dei parlamentari, il presidente uscente, Antonio Tajani (Ppe), ha richiamato la Camera all’ordine, chiedendo a tutti i deputati di alzarsi in piedi. Tajani ha sottolineato che «alzarsi in piedi è una questione di rispetto, non significa condividere l’Unione europea, anche quando si ascolta l’inno di un altro paese ci si alza in piedi». Gli eurodeputati che erano rimasti seduti si sono quindi alzati in piedi, ma hanno voltato le spalle all’aula e all’inno. Non è la prima volta che una simile protesta viene inscenata nella storia del Parlamento europeo: nel 2014 sempre gli eurodeputati dell’Ukip voltarono le spalle durante l’esecuzione dell’inno di Beethoven, alla prima sessione plenaria dell’ottava legislatura.

Le novità

Nel Parlamento eletto nei 28 Stati membri il mese scorso, alcune novità rispetto alla precedente legislatura, con il 39% di «vecchi» eurodeputati ed il 61% di nuovi. Gli uomini rappresentano il 60% e le donne il 40%, la deputata più giovane ha 21 anni è danese e del gruppo dei Verdi mentre il più anziano è Silvio Berlusconi. Cambiano anche i gruppi politici: la lista completa comprende il Ppe (che hanno ottenuto 182 seggi, 39 in meno rispetto alla scorsa legislatura), i socialisti (154 seggi, rispetto ai precedenti 191), Renew Europe - che mette insieme gli ex liberali di Alde e i francesi di En Marche! del presidente francese Emmanuel Macron - Identità e democrazia, la formazione che riunisce i sovranisti, tra cui la Lega (73 seggi). E poi a seguire i Conservatori Ecr (62), Gue e i Verdi (che passano da 50 a 75 seggi). La storica maggioranza a due tra popolari e socialisti non si è verificata, rendendo necessaria un’apertura ai liberali e ai verdi, che saranno l’ago della bilancia. In Italia, i cinque partiti che hanno superato la soglia di sbarramento del 4 per cento sono. Lega, partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia. In tutto, l’Italia ha 73 seggi.

I lavori

Mercoledì il neoeletto Parlamento eleggerà il suo nuovo presidente e i suoi 14 vicepresidenti. Per la presentazione delle candidature c’è tempo fino alle 22 di oggi. Successivamente si voterà la composizione numerica delle commissioni e si darà così inizio alla nuova legislatura. Giovedì inoltre è previsto un dibattito in aula con i presidenti della Commissione e del Consiglio europei Jean-Claude Juncker e Donald Tusk sui risultati del consiglio europeo di Bruxelles. La prima seduta, infatti, si svolge mentre i 28 leader dell’Ue sono riuniti a Bruxelles per nominare il presidente della Commissione europea.

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