29 gennaio 2019 - 01:57

Usa, Trump terrà il discorso sullo stato dell’Unione il 5 febbraio. Accordo con la speaker Pelosi

Il presidente Usa aveva deciso di rimandare il tradizionale appuntamento, inizialmente programmato per il 29 gennaio, in attesa di una soluzione allo shutdown. La scelta è arrivata dopo uno scontro a distanza con la presidente democratica della Camera

di Redazione Online

Usa, Trump terrà il discorso sullo stato dell’Unione il 5 febbraio. Accordo con la speaker Pelosi
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Donald Trump ha accettato l’invito della presidente della Camera, la democratica Nancy Pelosi, per pronunciare il discorso sullo Stato dell’Unione davanti al Congresso la settimana prossima. «È un grande onore accettare — ha scritto in una lettera di risposta il presidente americano —. Abbiamo una bella storia da raccontare e ancora, grandi obiettivi da raggiungere!». In giornata la speaker della Camera aveva invitato con una lettera Trump a tenere il discorso sullo Stato dell’Unione la prossima settimana, prima che scadano i termini per i legislatori della Camera e del Senato per raggiungere un accordo sulla sicurezza del confine e scongiurare un altro blocco delle attività governative.

«Quando ti ho scritto il 23 gennaio, ho affermato che avremmo dovuto lavorare insieme per trovare una data reciprocamente piacevole, quando il governo avrebbe riaperto, per fissare il discorso sullo Stato dell’Unione di quest’anno», ha scritto Pelosi nella lettera. «Nella nostra conversazione di oggi, abbiamo concordato il 5 febbraio», si legge. Trump aveva deciso di rimandare il tradizionale discorso sullo Stato dell’Unione, inizialmente programmato per il 29 gennaio, in attesa di una soluzione all’impasse politica che ha causato la parziale chiusura del governo federale. La decisione è giunta dopo uno scontro a distanza tra Trump e la presidente democratica della Camera, Nancy Pelosi. Trump aveva notificato a Pelosi l’intenzione di «onorare il tuo invito e adempiere al mio dovere costituzionale» nonostante, nei giorni prima, la speaker della Camera avesse chiesto al presidente di rinviare il tradizionale discorso o di inviarlo per iscritto. Ne è nato un nuovo botta e risposta tra i due ma alla fine Trump ha optato per un passo indietro, rinunciando all’ipotesi di organizzare il discorso in un’altra sede, in segno di polemica con la presidenza della Camera. «Non sto cercando una sede alternativa per il discorso, perché non esiste sede che possa competere con la storia, a tradizione e l’importanza della Camera dei rappresentanti» aveva scritto il presidente su Twitter, concludendo con l’auspicio a poter tenere l’incontro «nel prossimo futuro».

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