Palermo, criticarono la direttrice Beatrice Venezi: sospesi (e senza stipendio) tre professori d’orchestra

Hanno messo in dubbio le sue capacità professionali, accusandola di sbracciarsi tanto, ma di non saper dirigere. «I suoi gesti non sono coordinati alla partitura, meglio non guardarla. È stata presentata come se fosse Bernstein, ma è solo un fenomeno mediatico», la critica, nemmeno tanto velata, che alcuni musicisti dell’Orchestra Sinfonica Siciliana hanno rivolto al loro direttore, Beatrice Venezi (è lei a rivendicare l’uso del titolo al maschile).

Polemiche che non hanno demoralizzato l’interessata, che ha continuato a salire sul podio, ma che non sono piaciute al sovrintendente della Fondazione Orchestra sinfonica siciliana Andrea Peria, che ha deciso di sospendere per una settimana dal lavoro e dalla retribuzione due dei tre professori d’orchestra che avevano messo in dubbio le capacità della Venezi. Pena più lieve è toccata al terzo orchestrale coinvolto nel caso che ha avuto un solo giorno di sospensione.

La clamorosa tirata d’orecchie è dovuta, spiegano dalla Foss, alla violazione dei doveri contrattuali che i tre musicisti avrebbero commesso e al danno di immagine arrecato al teatro con dichiarazioni sbandierate ai quattro venti. Dichiarazioni, spiegano dalla Fondazione, che hanno determinato tensioni tra l’orchestra e Venezi. I tre musicisti sanzionati hanno anche provato a difendersi per iscritto, evidentemente senza successo. Anzi, il sovrintendente li avrebbe ammoniti che, in caso di nuove uscite critiche, sarebbero stati passibili di provvedimenti disciplinari più gravi. Il caso sta naturalmente suscitando molte reazioni. «Uno scandalo sanzionare chi ha criticato Venezi», dicono i senatori M5S Luca Pirondini e Dolores Bevilacqua.

Le sanzioni chiudono, o dovrebbero chiudere, una vicenda scoppiata a gennaio, quando un flautista dell’orchestra, in una intervista all’edizione palermitana de La Repubblica, rivelò di aver concordato con i colleghi di non guardare la Venezi durante le prove perché i suoi gesti non erano coerenti con l’esecuzione musicale . E che gli orchestrali non fossero proprio entusiasti si era capito quando invece di battere i piedi sul palco, come solitamente i musicisti fanno per esprimere apprezzamento verso il direttore che esce di scena, restarono immobili come statue di sale. Per i supporter di Venezi, però, dietro le critiche ci sarebbe solo un pregiudizio ideologico viste le simpatie di destra dell’interessata, direttrice artistica di TaoArte e consulente del ministro della Cultura Sangiuliano. Tra molti detrattori e pochi amici la bionda direttrice, nota per aver fatto da testimonial a una marca di integratori alimentari, comunque ha continuato a lavorare. Al suo fianco è sempre rimasto il sovrintendente che ha più volte espresso «stima e solidarietà» al direttore.

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