Treni: Alta Velocità in ripresa, registrati ritardi di oltre 6 ore

La circolazione ferroviaria sulla linea Alta Velocità tra Bologna e Firenze, interrotta per controlli delle forze dell’ordine, è in graduale ripresa dalle 23.30

Treni: Alta Velocità in ripresa, registrati ritardi di oltre 6 ore

La circolazione ferroviaria sulla linea Alta Velocità tra Bologna e Firenze, interrotta per controlli delle forze dell’ordine, è in graduale ripresa dalle 23.30: poco prima delle 4 tra martedì e mercoledì notte Trenitalia ha annunciato che la circolazione era tornata regolare «su tutta la rete ferroviaria nazionale». È stata interrotta poco dopo le 19, tra Idice e San Pellegrino, fra Emilia-Romagna e Toscana, in seguito alla segnalazione della presenza di estranei in una galleria. Si continuano a registrare ritardi, forti rallentamenti e sono possibili cancellazioni o limitazioni.Pesanti i ritardi che si sono accumulati, con punte anche di 400 minuti per i primi treni coinvolti.

Ad essere direttamente coinvolti - come si evince dal sito di Trenitalia - sono 19 treni ad Alta Velocità. Nel dettaglio cinque convogli sono diretti a Milano, tre a Roma, due a Torino e Venezia e uno a Udine, Brescia, Trento, Salerno, Napoli, Bergamo e Mantova. Sono sei, invece i treni ad Alta Velocità che fermata a Bologna superficie anziché a Bologna Centrale AV: tre diretti a Napoli, due a Roma e uno a Perugia. Tre, infine i treni Alta Velocità parzialmente cancellati: un Napoli- Bergamo con termine corsa a Firenze; un Bergamo-Roma con termine corsa a Bologna e un Salerno-Milano Centrale con termine corsa a Roma.

L’allarme

L’allarme è stato lanciato poco dopo le 19 nella galleria compresa fra Idice e San Pellegrino, e che quindi è in zona di confine fra Toscana ed Emilia-Romagna, dal macchinista di un treno in transito che ha notato delle persone nella galleria. Il traffico ferroviario è stato interrotto e subito sono intervenuti gli agenti della Polfer per verificare la situazione e per provare a individuare le persone presenti in un’area in cui è strettamente vietato l’accesso. Il traffico è stato parzialmente dirottato sulla linea convenzionale ma pesanti ritardi si sono accumulati soprattutto nelle stazioni di Firenze e Bologna

Gli atti dimostrativi del passato

L’allarme è stato immediato perché proprio nella tratta appenninica in passato c’erano stati atti dimostrativi (ad esempio danneggiamenti o il ritrovamento di rudimentali ordigni) da parte di estremisti No Tav. Lo scorso febbraio la Digos di Firenze aveva arrestato un esponente anarchico ritenuto responsabile di sei atti dimostrativi.

(notizia in aggiornamento)

8 agosto 2023 (modifica il 9 agosto 2023 | 03:58)