«Report diffonde tesi no vax»: interrogazione di Pd, Forza Italia e Italia Viva ai vertici Rai. Ranucci: «Ma cosa hanno visto?»

di Silvia Morosi

Il Pd, Forza Italia e Italia Viva accusano il programma di Rai 3 Report: «Diffusi contenuti no vax». Il conduttore e giornalista replica: «Credo che i parlamentari non abbiano visto la puntata». Renzi: «Questo non è servizio pubblico»

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«Sono stufo di queste accuse. Sono vaccinato come tutta la redazione di Report, ma come giornalista devo essere libero di raccontare delle criticità. Quali sarebbero i contenuti no vax? Credo che i parlamentari non abbiano visto il servizio». Così il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, replica alle accuse in merito alla puntata andata in onda ieri sera, lunedì primo novembre. «È da no vax dire che il 9 settembre Aifa si è sbagliata a scegliere con troppa fretta di iniettare Moderna a dose intera quando la stessa azienda sei giorni prima aveva raccomandato metà dose?», dice ancora all’Ansa. E ancora: «È da no vax chiedere che venga fatto il tampone più frequentemente agli infermieri che rischiano di contagiarsi perché cala l’efficacia del vaccino? È da no vax chiedere di sorvegliare con attenzione gli anticorpi per fare prevenzione?».

A criticare il programma — e nello specifico il servizio «Non c’è due senza tre», firmato da Samuele Bonaccorsi e Lorenzo Vendemiale — sono stati alcuni parlamentari Pd in Commissione Vigilanza e il deputato di Forza Italia in commissione Vigilanza, Andrea Ruggeri (che ha parlato di «lagna qualunquista»), chiedendo un chiarimento ai vertici Rai: «È andato in onda un lungo compendio delle più irresponsabili tesi no vax e no Green Pass», hanno tuonato. «Un episodio molto grave di disinformazione su una rete del servizio pubblico radiotelevisivo, tanto più discutibile perché avvenuto proprio mentre operatori sanitari, giornalisti ed esponenti delle istituzioni sono obiettivo di manifestazioni no vax e no Green Pass, spesso violente, che si alimentano proprio delle falsità contenute e diffuse dal servizio di Report». Per questo — concludono i parlamentari dem — «abbiamo chiesto al presidente e all'ad della Rai, insieme al direttore di Rai3 Franco Di Mare, se fossero a conoscenza dei contenuti del servizio». Un’accusa ribadita anche da Matteo Renzi, leader di Italia Viva: «Per giudicare la trasmissione mi bastano le parole utilizzate da Ranucci ieri —"la terza dose è il business delle case farmaceutiche" —. Il vaccino non è un business, il vaccino è la salvezza dal Covid. Report non fa servizio pubblico». E a chiedere un chiarimento dei vertici Rai su quanto affermato da Ranucci sono anche in una nota i parlamentari di Italia Viva Michele Anzaldi e Davide Faraone, che hanno presentato una interrogazione in commissione Vigilanza Rai.

I parlamentari Pd componenti della Commissione di Vigilanza hanno espresso una posizione, nell’esercizio delle loro funzioni e dell'autonomia dei Gruppi, legata al «timore per la diffusione della propaganda no-vax», si legge in una nota. Questa preoccupazione «non vuole ledere in nulla l’autonomia dei giornalisti e la libertà editoriale di cui è giusto che godano le testate del servizio pubblico. Il Pd da sempre considera essenziale il rispetto di questa autonomia e intende continuare su questa linea».

Una posizione, quella del Pd, definita «surreale» dalla Lega: «I dem hanno mantenuto un silenzio complice quando la trasmissione si occupava in maniera assolutamente parziale, e a tratti romanzata, delle inchieste sulla Lega. La campagna vaccinale del governo non è in discussione, ma mettere il bavaglio alla stampa è inaccettabile e pericoloso», ha replicato Massimiliano Capitanio, deputato Lega e capogruppo in Vigilanza Rai. «Adesso la caccia alle streghe prende di mira anche il giornalismo libero e indipendente di Report. A Ranucci e alla redazione, che con i suoi servizi puntuali hanno messo in luce errori gravi e documentati nella campagna vaccinale italiana, va la nostra totale solidarietà», affermano i deputati de L'Alternativa C'è. Da Report «un rigoroso, serio e documentato lavoro giornalistico d'inchiesta come richiede il miglior servizio pubblico. Nessuna tesi no-vax, nessun cedimento a teorie anti-scientifiche», è la posizione del sindacato dei giornalisti Rai UsigRai all'indomani della messa in onda della puntata.

Su come è stato prorogato il Green Pass — ha tenuto a precisare, infine, Ranucci — «non abbiamo fatto altro che riportare lo scambio dei documenti intercorsi tra il ministro della Salute e il Cts. Sono no vax anche loro?». Report è «da sempre a favore del vaccino come migliore prevenzione, ma un fatto non ha colorazioni no vax. Cercare di nascondere degli errori è il miglior modo di alimentare chi non crede nel vaccino. Inoltre, la conclusione della puntata era che bisogna fare la terza dose, chiedendo attenzione però a farla ai giovani, e soprattutto che il Green Pass ha validità sei mesi, non 12. Il contrario di quello di cui ci accusano».

2 novembre 2021 (modifica il 3 novembre 2021 | 08:07)