1 settembre 2020 - 10:20

Terrapiattisti a Ustica, la coppia che voleva arrivare alla fine del mondo (ma si è dovuta fermare)

In pieno lockdown i due sono partiti dal Veneto con l’obiettivo di raggiungere Lampedusa. Il loro viaggio, però, si è interrotto a Ustica, dove sono arrivati stremati

di Silvia Morosi

Terrapiattisti a Ustica, la coppia che voleva arrivare alla fine del mondo (ma si è dovuta fermare) Foto archivio / Ansa
shadow

Negano che la terra sia sferica. E per dimostrarlo hanno deciso — in pieno lockdown — di spingersi fino a Lampedusa. Peccato che il loro viaggio si sia interrotto prima, a Ustica, dove hanno rischiato il naufragio. A raccontare la storia di una coppia di terrapiattisti veneziani è un articolo de La Stampa. Obiettivo iniziale della missione? Salpare da Termini Imerese alla volta di Lampedusa, da loro considerata la fine del mondo «piatto». Il loro viaggio si è, però, concluso a Ustica, dove sono arrivati su una barchetta, «stanchi e assetati», dopo aver sbagliato rotta e rischiando di fare naufragio.

Terrapiattisti a Ustica, la coppia che voleva arrivare alla fine del mondo (ma si è dovuta fermare)

Da qui, i due sono stati scortati a Palermo e posti in quarantena precauzionale per quindici giorni, a bordo della loro barca. Inutili i tentativi di scappare: i due sono controllati a vista e riescono a tornare a casa, legalmente e via terra, solo quando le misure imposte per il contenimento del coronavirus vengono allentate (la loro barca viene trattenuta in porto, ndr).

«La cosa divertente è che si orientavano con una bussola, strumento che funziona sulla base del magnetismo terrestre, principio che loro, da terrapiattisti, dovrebbero rifiutare», ha raccontato Salvatore Zichici, il medico dell’Ufficio di sanità marittima del ministero della Salute che si è trovato a gestire la vicenda dal suo presidio di Palermo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT